[Python] Quanto conta il linguaggio ?

Riccardo Magliocchetti riccardo.magliocchetti a gmail.com
Sab 18 Lug 2015 23:00:56 CEST


Il 18/07/2015 20:25, enrico franchi ha scritto:
>
> 2015-07-18 15:51 GMT+01:00 Riccardo Magliocchetti
> <riccardo.magliocchetti a gmail.com <mailto:riccardo.magliocchetti a gmail.com>>:
>
>     TLDR; per brooks non ci sono metodi, pratiche, linguaggi, etc... che danno
>     miglioramenti 10x sulla qualità di un software. Di persone che danno quel
>     10x invece ce ne sono.
>
> Brooks ha avuto molte buone intuizioni, ma ha chiaramente mancato il bersaglio
> su questo, principalmente perche' ha potuto scrivere le cose solo 30 anni fa.
> Quando dice che passare da ASM a FORTRAN e' un vantaggio piu' di ordini di
> grandezza piu' forte che passare da FORTRAN ad un altro linguaggio di
> programmazione, erano i primi anni 80. In pratica c'era C... stava cominciando a
> venire fuori C++. Ma c'erano gia' cose come Lisp e Smalltalk, che io credo che
> non abbia considerato.

Decisamente altri tempi. Ma il fatto che non tutte le ore uomo siano uguali come 
output tiene ancora dopo 30 anni. E non mi pare che nell'industria "terra terra" 
questo sia ancora stato così recepito.

> Oggi? Altro che 10x. Prova a fare un software pesantemente distribuito in Erlang
> o prova a scriverlo in C. C'e' pure caso che se lo fai in C, a meno che tu non
> abbia davvero un team di star programmers non ne esci neppure. Ma davvero. In
> Erlang potrebbe essere quasi banale. Questo perche', parafrasando Greenspun, un
> software del genere conterrebbe un'implementazione nuova, buggata e incompleta
> di Erlang stesso.

Concordo, ma Erlang probabilmente è Erlang perchè è stato fatto da gente con un 
certo tipo di qualità.

No silver bullet non è nemmeno lui un silver bullet :)

-- 
Riccardo Magliocchetti
@rmistaken

http://menodizero.it


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