[Python] sviluppare applicazioni android tramite python

enrico franchi enrico.franchi a gmail.com
Ven 30 Dic 2011 18:08:11 CET


2011/12/30 Carlos Catucci <carlos.catucci a gmail.com>

>
> E come dovrebbe essere? Chiedo per ignoranza, non per polemica.
>

Il fall-through potrebbe non esserci (molti linguaggi hanno case senza
fall-through).
Ma non e' che importi molto come potrebbe essere: tanto non e' e non deve
essere.



> Non sono il massimo della chiarezza e leggibilita'
>

Non e' solo quello. Il problema e' che restringendo ad avere solo
espressioni e avendo mantenuto la distinzione fra espressioni e statements,
ci puoi fare davvero solo cose molto semplici.


> In molti casi avresti uno switch che fa dispatch su un valore e in
>> questo caso il dizionario e' perfetto. Pero' ci sono anche i casi in
>> cui bisogna essenzialmente compiere delle azioni. E a volte vale la
>> pena di tirare a mano strategy. A volte pero' e' un po' un overkill.
>>
>
> Una class?
>

Ne parlavo sotto, mi sa.


> Come disse Guccini in un concerto con i Nomadi: Che culo che ha certa
> gente!
>

Eh, se vuoi posso anche aggiungere che non ho mai usato seriamente Windows.
Su una macchina di mia proprieta' credo di non averlo mai avuto *non* in
dual boot, per dire.


> Se hai un mega switch da 100 opzioni e gente che aggiunge ad capocchiam
> altre vedrai che i casini arrivano da se.
>

E se hai sta gente qua te lo fanno anche con un dict. Le cose che con il
dict non ti viene in mente di fare sono if duff's device, ma la cosa
finisce un po' li.


> Guarda, io non conosco abbastanza bene il dominio applicativo per
>> entrare nel problema di design.
>> Una fattura e' una bolla?
>>
>
> No un fattura e' simile ad una bolla ma ha delle caratteristiche in piu'.
> Diciamo metodi e proprieta' aggiuntivi. Ma gli serve anche di prendere roba
> dalla classe listino. Nello specifico i prezzi.
>

Non ti ho chiesto se una bolla e' una fattura, ma se una fattura e' una
bolla! :)
Come dicevo, nonostante la mia poca conoscenza del dominio, il fatto che
una bolla non fosse una fattura era chiaro perfino a me!


>  Dreamweaver lo ho sempre evitato. Costoso, sopravvalutato.
>
> Ma ci sono anche IDE fatti bene, eh. ;)
>>
>
> Ma se l'iDE ti condiziona che senza non puoi piu' modificare o scrivere
> codice allora non mi interessa il relativo linguaggio neppure.
>

Oh, via. Perfino per Java alle volte mi trovo con il semplice vim. Il fatto
e' che fare partire IntelliJ mi costa poco e faccio prima.


> Vedi per me e' anche una questione di tastiera, di scorciatoie, di
> gestualita', di tante piccole cose. Mi trovo bene su Linux, gia' su Win
> soffro. Mac ha una interfaccia con logica diversa. Poi questione di gusti
> anche qui.
>

Si, sono questione di gusti. Pero' quello che voglio dire e' che di fatto
non e' che l'interfaccia e' "inadatta alla programmazione". E' che e'
diversa dai tuoi default. Vorrei poi aggiungere che con iTerm puoi piu' o
meno dirgli di gestire lui la tastiera. Vim ha le sue scorciatoie e sono
quelle.

Ultimamente ho perfino trovato un uso per le finestre "fullscreen di
>> Lion".
>
>
> Sono fermo a Snow Leopard e non so se ho voglia di aggiornare,
>

Ti capisco. E' solo che ho preso un nuovo portatile con su Lion.
Il MacPro non mi sono ancora preso la briga di aggiornarlo. Prima o poi lo
faro'... pero' boh.

Ecco iTerm e' un esempio. Ci sono cose come il seleziono da una parte e poi
> incollo altrove con tasto centrale, che mi mancano su Mac e Win.
>

Quella e' una feature che io tengo disabilitata e che odiavo su Linux.
Explicit is better than implicit. ;)

> Io ho avuto occasione lavorando su un progetto di lavorare con un bravo
developer PHP. Lui che era anche un po' grafico usava mac, ma
> vedevo che soffriva ed era meno veloce di me sul linux. Poi come sempre
abitudine e gusti.

Forse non era cosi' bravo... :)

No, scherzi a parte, ma e' un po' debole come argomento.

>
>>
> Sublime lo ho provato per un po', ma non sono riuscito a giustificarmi
>> l'acquisto. Mi ricorda TextMate . Adesso hanno anche rimesso mano a TM
>> stesso, si vedra'.
>>
>
> Io sto attendendo la versione 2 completa, uso la beta (per le 5 0 6 cvolt
> al giorno he mi chiede se voglio comprare ... non e' un problema).
>

Eh, ma quello che non mi e' chiaro e' cosa offra "davvero".
Il principale vantaggio di quegli obietti e' che sono fatti con della testa
e sono piu' o meno "gia' pronti", mentre Emacs e vim hanno in genere
bisogno di un minimo di tuning. E anche li, il tuning su TM/ST e' piu'
facile.


> Parlavo di Java. Un file py se non esiste un pyc piu' recente viene,
> diciamo cosi', semicompilato e poi eseguito. In java non hanno questa
> feature.
>

Ah, perche' per JIT di solito si intende una cosa diversa (che Java e' e
che CPython non ha).
Si, in Java devi passare per lo step di compilazione esplicito. In pratica
puo' essere molto poco esplicito.
Gli IDE lo fanno, su vim basta agganciare una botta di compilazione sul
WriteBuf dei file Java. ;)


> cosa e' male? Che certi (non dco solo m$) non documenti cose?
>

Il fatto che ci siano dei sottosistemi che non si capisce come prendere.


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