[Python] Criptazione dei file sorgenti per evitare la manomissione

Raffaele Salmaso raffaele.salmaso a gmail.com
Sab 13 Nov 2010 19:44:08 CET


On 11/12/2010 09:36 PM, lex mlist wrote:
> Esattamente che cosa intendi con "lua è molto più parco di risorse"?
che è pensato per girare con meno risorse: l'interprete pesa circa 100kb

> Uhm, in termini pratici il programma a runtime dovrebbe prendere
> attraverso la rete i file (.py) necessari e leggerli?
no.
se la cosa ha senso, e solo tu come creatore del programma lo sai, 
potresti fare una cosa del genere: quando hai bisogno di elaborare i 
dati, li mandi al server che poi li restituisce al client. In pratica 
esponi un'api rest.
Ovvio questo non ha sempre senso, dipende anche dal contesto del programma.

> Beh diciamo che il mio fine ultimo è quello di evitare i .py
> modificabili con la criptazione per evitare che un semplice editor hex
> possa permettere di leggerlo. Se poi l'utente ha voglia di farsi del
> reverse engineering, studiarsi il flusso del programma e generare dei
> file alternativi, beh la vedo dura, perchè davvero dovrebbe conoscere la
> chiave di crittazione, dovrebbe sapere ogni file .py quali funzioni deve
> esporre e tante altre variabili, e poi non mi preoccupo certo di quel
> livello, alla fine il gioco non ne vale la candela.
ok, allora ti basta questo
http://bitbucket.org/ubernostrum/django-funserver/src/tip/funserver/management/commands/funserver.py

:D

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