[Python] Porting medica2 Was: [OT] Cerco posto lavoro stimolante.

Pietro Battiston toobaz a email.it
Dom 17 Gen 2010 12:43:29 CET


Il giorno dom, 17/01/2010 alle 12.16 +0100, Enrico Franchi ha scritto:
> On 1/17/10 11:35 AM, "Pietro Battiston" <toobaz a email.it> wrote:
> 
> > Mi sembra che stessimo parlando in modo abbastanza generale. Perlomeno,
> > era generale la mia osservazione iniziale a Lawrence, ed era generale
> > parte della risposta di Giovanni. Ed il problema, ammesso che sia un
> > problema ovviamente, è generale, e lo erano i tuoi esempi.
> 
> Per rimanere nell'ambito generale, purtroppo, non si riesce a dire molto
> piu' che "determinate classi di applicazioni *non* sono pronte per il web,
> altre non lo saranno (verosimilmente) in un futuro ne immediato ne breve (a
> meno di un deciso cambio di connettivita').
> 
> Altre applicazioni *IMHO* hanno grossissimi vantaggi a stare sul web. Ma
> questo lo ho gia' detto. I gestionali sono l'esempio piu' tipico, il post di
> Giovanni in questo senso e' estremamente interessante.
> 
> Poi ci sono tutti di applicazioni che *devono* essere web. Tu ritieni che
> un'indice del loro fallimento sia il fatto che ci sono anche client
> "tradizionali", io invece lo reputo come un indice del loro successo.
> 
> Non credo che il fatto di avere un cicalino che ti dice "hai un nuovo
> messaggio" sia un indice dell'insuccesso dell'applicazione su cui hai avuto
> un nuovo messaggio. Esattamente come non credo che il fatto che ci siano
> mass-uploader per un servizio di hosting di foto sia indice dell'insuccesso
> di tale hosting.
> 
> Siamo in un periodo chiaramente di transizione. E' normale che il centro
> della vita digitale sia ancora la macchina dell'utente. Penso che questo
> rimarra' per molto, nel senso che il servizio "di base" anche se sara'
> offerto via web poi sara' sfruttato in nuovi modi (leciti e illeciti) via
> applicazioni destkop. Questo fino a quando *tutto* il desktop non si
> spostera' sul web. Se succedera'.
> 
> Questo non toglie che vaste classi di applicazioni stiano bene web-based
> gia' ora. Fra cui moltissimi gestionali e ERP.
> I discorsi generali pero' lasciano il tempo che trovano. Quando vai nel
> particolare capisci (se sei fortunato e/o abile) quali sono i vantaggi e gli
> svantaggi di una specifica tecnologia.
> 
> Un ultimo aspetto che abbiamo scarsamente trattato: un'applicazione web ben
> strutturata, basata sul concetto di *servizio* (eventualmente REST o magari
> ancora ad API) puo' essere acceduta *anche* da un client 'destktop'. In
> questo senso *non* vedo la contrapposizione.
> Si riescono ad avere *facilmente* il meglio di tutti i mondi.
> 
> Esempio? Gestione di foto. Upload via web. Comodo per pochi numeri, lo fai
> da ovunque. Sul PC dell'albergo per dire. Applicazioncina per l'iphone per
> buttar su due foto dall'iphone (sostituisci con smartphone a piacere).
> Client "destkop" piu' o meno nativo con funzioni di navigazioni fra le tue
> foto, magari che ti semplifica il concetto di modificare una foto (in
> locale) e uploadare il sostituto. Servizi mirati su piattaforma per
> semplificare la gestione (esempio, menu contestuale su windows, diverso menu
> contestuale su OS X, oppure widget di dashboard oppure applicazioncina per i
> fatti suoi, o ancora plugin di iphoto o di picasa).
> 
> Questo e' relativamente *banale* con un'applicazione web. E' anche molto
> facile poi scrivere i client desktop che fanno tutto questo. Ed e' cosi'
> facile *proprio* perche' l'applicazione "vera" e' web.


La migrazione almeno parziale dalla macchina ad internet avverrà, non lo
discuto minimamente. Io auspico caldamente che non avvenga tramite un
medium che Berners-Lee ha inventato per la condivisione di informazioni,
*in particolare* quando si parla di interfacce che sono usate in maniera
*intensiva*, ma che avvenga tramite le interfacce che sono state
_sviluppate_ con l'usabilità in mente. Tutto qui, e mi rendo conto
perfettamente che anche nel web l'usabilità _non_ è "dimenticata", ci
mancherebbe altro.

Io vorrei loggarmi tra dieci anni nel computer del albergo, mettere una
password (sostituire con forma di autenticazione arbitrariamente
futuristica) e ritrovarmi impostazioni - dagli shortcut allo sfondo - e
dati _del mio desktop_, o addirittura il mio desktop in tunneling, o da
una chiavetta microscopica, o quel che ti pare. Mi sembra l'optimum, e
_non_ mi sembra ciò a cui il trend attuale porta.

Poi ovviamente all'obiezione di vari "è anche una questione di costi"
non ho avuto (quasi) niente da ribattere, perché avevo solo da imparare.

>  
> >> ===
> >> [Parlando dell'azienda di Giovanni che sviluppa essenzialmente sul web]
> >> E' solo un esempio, intendo, ma non credi che [Giovanni] sarebbe tornato
> >> indietro se i
> >> clienti non fossero soddisfatti? Non e' Microsoft che fa il cavolo che
> >> vuole: una software house fallisce se i clienti sono scontenti.
> >> ===
> 
> > Anche accusare di trolleria è un tipico comportamento da troll, ma penso
> > che né io né te lo siamo;
> 
> Veramente io non ti ho accusato di trolleria. Ho semplicemente detto che se
> fai uno snipping cosi' selvaggio o lo fai con malizia (trolleria) oppure non
> hai minimamente capito il periodo che hai snippato.
> 
> > comunque non mi offendo facilmente, quindi
> > spiega pure cosa c'era di sbagliato nella mia interpretazione (a parte
> > la piega ridicola che ha preso questa parte della discussione, mi
> > interessa capire cosa intendevi).
> 
> Una cosa banale: una piccola azienda *non* e' microsoft. Le piccole aziende,
> se rendono i clienti non soddisfatti tendono a fallire molto presto, perche'
> hanno poco potere ( Non e' Microsoft che fa il cavolo che vuole: una
> software house fallisce se i clienti sono scontenti).
> 
> Il punto era che il fatto che moltissime aziende offrono soluzioni web-based
> (e che esistono moltissime aziende in generale) indica che i clienti
> gradiscono la cosa, a torto o a ragione. Se non fosse cosi', il cliente
> chiederebbe all'azienda altre soluzioni o cambierebbe fornitore.
> 
> Quindi, in definitiva, Microsoft era *esattamente* l'esempio contrario,
> quello di una societa' che essenzialmente, entro limiti molto ampli, puo'
> fare quello che vuole. Ovviamente anche loro hanno dei limiti, ma di fatto
> hanno margini intensi [ esempio, floppare anche windows 7 potrebbe
> cominciare a diventare un problema ].

Uhm... OK, _era_ decisamente dirty quoting ed era totalmente
involontario, perché interpretavo "Non e' Microsoft che fa il cavolo che
vuole" come "non pensare che Microsoft faccia il cavolo che vuole"... mi
spiace per l'equivoco.

Detto ciò, capisco perfettamente la differenza tra Microsoft e piccola
impresa, ma vedo invece un possibile parallelismo tra monopolio
Microsoft e trend delle piccole e medie imprese... parallelismo che di
nuovo è probabilmente troppo OT.

ciao

Pietro



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