[Python] Porting medica2 Was: [OT] Cerco posto lavoro stimolante.

Pietro Battiston toobaz a email.it
Dom 17 Gen 2010 10:37:34 CET


Il giorno dom, 17/01/2010 alle 00.57 +0100, Enrico Franchi ha scritto:
> On 1/16/10 8:11 PM, "Pietro Battiston" <toobaz a email.it> wrote:
> 
> > _Anche_. E sono ovviamente studi più _limitati_, anche se verosimilmente
> > molto _approfonditi_. Non sono gli studi a cui chiederei se il web è una
> > buona tecnologia per le interfacce _rispetto alle altre_.
> 
> Hai piu' volte detto di non sapere (quasi) nulla dello sviluppo sul Web.
> Adesso pero' sembrerebbe tu sia sufficientemente competente a riguardo da
> conoscere in dettaglio la letteratura di usabilita' in modo da poter dire
> che sono piu' limitati. Ne prendo atto, da quello che avevi tu stesso detto
> avevo capito diversamente.

No, l'hai detto tu che sono più limitati, dato che sono solo sul web.

(per la cronaca, so qualcosa di design sul web, ma le conclusioni che
"qualcosa" mi suggerisce non le spaccio certo per certezze)


> > 
> >> D&D avanzato che intendi? Ricordo
> >> che sono un utente OS X, il D&D che trovo normalmente in un destkop linux lo
> >> considero piuttosto primitivo.
> > 
> > Facciamo il copia/incolla - o il drag and drop se preferisci, dato che
> > l'hai tirato in ballo - di un qualsiasi mimetype diverso da txt/plain
> > tra due qualsiasi applicazioni diverse, giusto per cominciare.
> 
> Mi sembra roba piuttosto di base, sinceramente. Comunque... Dove vogliamo
> arrivare? Al fatto che devi avere *bisogno* di questo tipo di cose?
> 

"bisogno", "essenziale" ecc... sono parole che non ho mai utilizzato.
Volevo arrivare esattamente dove sono arrivato.

> Comunque per dire se io trascino un file sul form di upload di un file, per
> dire, questo file viene preso. Gia'.

Ovvero un ostacolo causato dall'uso del web viene quasi a scomparire...
In realtà qualche esempio migliore esiste - tipo il drag-n-drop di
immagini in google docs. Ma lì non va il copia-incolla... Ti immagini se
su Office non si potesse copincollare da un browser?! E google docs è
uno degli esempi eccellenti di web app.

Non dubito che le tecnologie si evolveranno... ma semplicemente per ora
(?) non siamo allo stesso livello.

> Ma vogliamo fare un po' di use-case concreti oppure stare cosi'?
> Perche' sai, bisogna vedere quali di queste cose servono e in che contesto.
> Per molti workflow l'applicazione 'grassa' e' tutt'ora insostituibile e ho
> idea che lo rimarra' anche nell'immediato futuro. Sono piu' o meno gli
> stessi contesti in cui trovo inutilizzabile Linux rispetto ad OS X.
> 
> Allo stesso modo, Word e' *estremamente* piu' ricco di Google Docs. Talmente
> ricco che in sostanza molte funzioni *non* si usano. Molti word processor
> che uso con piacere non sono molto piu' ricchi, in termini di funzionalita',
> di Google Docs. Perche' li uso? Forza dell'abitudine. Alcuni li ho anche
> pagati. Trovo invece insostituibili i docs in contesto di collaborazione:
> semplicemente le facilities per la collaborazione su files 'binari' degli
> SCM non e' adeguata al lavoro in gruppo. Viceversa, google docs e'
> assolutamente usabile e ricchissimo.

Non ho mai provato google docs, ma so per esperienza che molte funzioni
di Office ed OpenOffice che *non* userei mai chi per lavoro usa
praticamente solo office le considera *indispensabili*.


> Pensa a google analytics. E' essenzialmente un'applicazione di reportistica.
> Immaginatela pure desktop. Io non riesco a immaginare a cosa potrebbe fare
> tale applicazione su desktop che gia' non faccia.

Sì, google analytics è un ottimo esempio di qualcosa che non trasferirei
ad un'applicazione non web (certo, fossi un professionista del web
probabilmente l'applicazioncina che mi mostra in una finestrella i chart
che mi interessano di più me la farei).


> > Non ho dubbi che anche con il web si possano ottenere soluzioni di
> > ottima qualità, e che l'interfaccia - intesa proprio nel senso più
> > (letteralmente) superficiale - non sia la componente più importante per
> > software del genere.
> 
> L'interfaccia e' invece proprio essenziale: se il flusso di lavoro e'
> scomodo, si lavora male e si perdono un sacco di soldi. D'altra parte
> dovresti saperlo visto che dici di fare gestionali. Le operazioni devono
> essere fattibili nell'ordine giusto, nel modo giusto, con i giusti controlli
> per gli errori, etc etc etc. L'interfaccia e' *importantissima*. Per le
> applicazioni gestionali per organizzazioni moderate potrebbe addirittua
> essere proprio il componente critico.

Per "superficiale" intendevo ciò che sta _al di sopra_ dell'"ordine
giusto" e i "giusti controlli per gli errori".

Peraltro, non ho mai detto di fare gestionali, né chi ha cercato di
sostenere che l'applicazione desktop è il passato ha mai parlato di
gestionali.

> 
> >> [...]
> >> Non e' Microsoft che fa il cavolo che
> >> vuole: 
> >> [...]
> > 
> > Mmh. Di certo interpretiamo in modo diverso quel che succede al mondo...
> 
> E' un tentativo di dirty quoting disonesto o una castroneria galattica?
> 

Uhm... siamo completamente OT, ma data l'accusa preferisco precisare
(sperando di chiudere questa discussione prima possibile).

Tu citi Microsoft (!) come esempio di una azienda che non può fare nulla
di ciò che gli utenti non vogliono (e se pure un'azienda così grossa non
può fare quel che gli utenti non vogliono, figuriamoci le altre!). Mi
sembra che il quoting ridotto catturi abbastanza bene il concetto (che
comunque era inequivocabile dalla frase che seguiva: "una software house
fallisce se i clienti sono scontenti").

La mia personalissima impressione è che Microsoft sia il migliore
esempio di azienda che spesso e volentieri non fa quello che gli utenti
vogliono, ma sopravvive grazie alla conformazione molto particolare del
mercato, e spesso riesce anzi a convincere a posteriori gli utenti che
volevano quel che fa (almeno fino a tempi recenti).

Quindi se queste sono le premesse, che comunque questo non è il luogo
adatto per dibattere, non mi sorprende la diversità delle nostre
conclusioni.

ciao

Pietro



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