[Python] pipenv (Was: Xkcd again)

Alessandro Dentella sandro a e-den.it
Ven 4 Maggio 2018 15:34:56 CEST


On Fri, May 04, 2018 at 11:35:03AM +0200, Raffaele Salmaso wrote:
>    2018-05-04 11:07 GMT+02:00 Alessandro Dentella <[1]sandro a e-den.it>:
>
>      On Fri, May 04, 2018 at 10:29:56AM +0200, Raffaele Salmaso wrote:
>      >    2018-05-01 8:59 GMT+02:00 Alessandro Re
>      <[1][2]akirosspower a gmail.com>:
>      >
>      >    [2][3]https://github.com/pypa/pipenv ci darà un futuro
>      migliore? :)
>      >
>      >    No
>      Lo dici perché è solo un elemento in un groviglio di strumenti o
>      perché ne conosci i limiti? Se ne vedi limiti puoi raccontarli?
>
>    Più che altro è un tool che usa pip e i virtualenv alla base,
>    quindi non vedo come possa essere differente da adesso, se non
>    automatizzando il processo
>    (io lo faccio già: personalmente installo i programmi in un virtualenv
>    dedicato al singolo programma, ma nulla può evitare una situazione del
>    genere anche se in un virtualenv [4]https://blog.npmjs.org/post/
>    173526807575/reported-malicious-module-getcookies )

Speravo, -ma non ho ancora avuto tempo di indagare- che pipenv graph
risolvesse il probema di cosa hai installato e cosa era una
dipendenza.

Trovo che troppi sviluppatori si affidano erroneamente al
requirements.txt che è una fotografia di uno stato funzionanate e
nulla ha anche fare con i vincoli di dipendenza. Speravo -dal nome-
che tenesse traccia di cosa ho richiesto esplicitamente e cosa è stato
installato per dipendenza. Cosa perfettamente funzionante ad esempio
in apt-get.

Io personalmente uso solo buildout che mi risulta molto, molto più
chiaro, ricalcola le dipendenze ogni volta e mi contringe ad avere un
setup.py corretto, pena la non installazione dei pacchetti.

Ad altri la precisione sta stretta...

>    A naso, non ho ancora provato, solo guardato la
>    doc, [5]https://poetry.eustace.io/ mi sembra più promettente come tool.

che, come l'altro alla fine è basato su virtualenv...:

   When you execute the install command (or any other "install" commands
   like add or remove), Poetry will check if it's currently inside a
   virtualenv and, if not, will use an existing one or create a brand new
   one for you to always work isolated from your global Python
   installation.

sandro
*:-)

--
Sandro Dentella  *:-)
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