[Python] [OT] Cerco posto lavoro stimolante.

mauro maupec a iol.it
Gio 14 Gen 2010 16:29:23 CET


Il giorno gio, 14/01/2010 alle 13.59 +0100, Valerio Turturici ha
scritto:
 
> Complimenti :) Credo che il discorso pensione perņ non sia valido in 
> questo caso, nel senso che questo lavoro non č come gli altri, puoi 
> programmare anche a 90 anni :)

..hai ragione, e' molto bello programmare, basta che tu conti le
migliaia di linee che ho prodotto per ottenere i risultati che mi offre
da anni ormai il mio gestionale nel mio lavoro di medico di famiglia.

Appunto perche' il mio lavoro e' questo, medico di famiglia, la
programmazione, pur appassionante e bellissima, e' stata per me solo
dettata dalla necessita' di dotarmi di uno strumento che non esisteva,
quando ho intuito la sua potenza nel lontano '83. 

Sinceramente, a 59 anni che ho ora, pur rimanendo un forte appassionato
di programmazione (tant'e' vero che la conoscenza di python mi ha
risvegliato certe voglie..) ma resta il fatto che mi piace ormai
dedicarmi ad altre attivita' creative in altri campi, e non mi mancano
dei bei interessi creativi, specie nel campo musicale :-)

> Per capire quel programma bisogna conoscere il linguaggio con cui č 
> scritto quantomeno..

..vero, Valerio, ma non del tutto. A parte il fatto che riconosco che il
"manuale" accluso e' un po' vecchiotto e non completo, l'esperienza
informatica pero' ci insegna che si ruba con gli occhi e con la
curiosita', come dico sempre ad amici e pazienti che si mostrano ostici
con l'uso di programmi nuovi, convinti che senza manuale non sia
possibile usare un programma. 

Per capire un programma, per la mia esperienza personale, basta iniziare
ad entrarci e a saggiare tutte le possibilita' che offre. 

Oltretutto Medica2 apre un menu di tasti possibili in ogni parte ti
trovi (o quasi), con il classico F1, ed apre un help a testo con la
combinazione Alt-H.

Chiaramente poi il tempo passato a curiosare aiuta gli occhi e la mente
a farsi un'idea della gestione spaziale dello schermo utilizzata da chi
ha creato il software, delle opzioni disponibili in ogni "ambiente" o in
ogni piano di svolgimento del "discorso" software, e da cosa nasce cosa,
se il discorso interessa, ovviamente. 

Quello che intendo offrire io e' il modo di gestire i dati che io, nel
programmare, ho ritenuto piu' consono all'attivita' di medicina
generale, evitando ad esempio l'uso del mouse, che e' solo un intralcio
nella registrazione/attribuzione dei dati, e adottando la tastiera come
potente e veloce mezzo di comunicazione con il programma, creando dei
facili identificativi dei dati tabellari a schermo con i trentasei tasti
chiave (1-Z). Ho visto colleghi lavorare con costosi programmi a mouse,
impiegarci molto piu' tempo di me a raggiungere determinati scopi di
selezione/attribuzione dati.

Questo solo per dire una scelta, quella del mouse, senza contare poi
l'utilizzo della schermata per la disposizione a vista dei dati, con
soluzioni che non ho ancora visto adottare da nessun altro programma
gestionale almeno nel mio campo.

Infine, sempre a proposito del "capire" un programma, una analogia: se
vuoi imparare a suonare un brano musicale che ti piace, e' buona cosa
intanto ascoltare mille volte il brano eseguito da un altro, poi ricorri
anche ovviamente a studiarti lo spartito, se proprio non sei capace di
ricostruire a orecchio tutta la trama. Ma almeno hai colto il discorso,
sei entrato dentro la sua armonia e il suo svolgimento melodico.

Buon lavoro!

mauro pecchioli



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