[Python] Re: IDE per Python
Alan Franzoni
alan.franzoni a gmail.com
Gio 29 Mar 2007 21:27:44 CEST
Il 29/03/07, Enrico Franchi<enrico.franchi a gmail.com> ha scritto:
> Qualche tempo fa andava di moda che 'my second program in C' era un
> editor.
> Ma alla fine se ci pensi su GNU/Linux le scelte sono:
>
> 1) vim
> 2) emacs
> 3) kate/kwrite
> 4) gedit
> 5) scite
Be', in ogni caso dopo questa discussione una paginetta da piazzare su
python.it penso sia quasi doverosa.
In ogni caso, continuo a pensare che emacs/vim siano un po'
'trascurati'... probabilmente sono editor talmente da programmatori
avanzati (immagino che i rispettivi sviluppatori utilizzino per
programmare i medesimi editor che stanno programmando) che non si
rendono conto del distacco accumulato con il 'mondo esterno'. Mi pare
veramente folle dovermi andare a cercare & ricompilare un branch
specifico con certe ottimizzazioni per avere una funzionalità non
estremamente ricercata com'è l'AA sui font (in realtà mi pare ora di
aver trovato un repo non ufficiale, vediamo come sono i pacchetti).
Ciò porta come risultato i due difetti che abbiamo individuato: la
scoscesa ripidezza (lic. poetica) della curva di apprendimento, e
l'apparente ruvidità dell'interfaccia; tutte cose che fanno fuggire le
nuove leve.
Per quanto riguarda il discorso Greenmac - Io credo che la crociata di
Greenpeace fosse mirata alla Apple perché i suoi computer sembrano
tutti 'belli, buoni, puliti, perfetti', in quanto è un po' su questo
che si basa il loro fascino. Greenpeace ha voluto dimostrare che non è
tutto oro quel che luccica; certo, ci sarebbero altri bersagli
possibili, ma si è preso quello più clamoroso.
--
Alan Franzoni <alan.franzoni a gmail.com>
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