[Docs] Infrastuttura per la gestione della documentazione
Alan Franzoni
alan.franzoni a gmail.com
Mer 23 Maggio 2007 13:58:43 CEST
Il 23/05/07, Manlio Perillo<manlio_perillo a libero.it> ha scritto:
> Non dimentichiamo che avere la traduzione nello stesso formato del
> documento originale ha molti vantaggi.
Il problema "solito" è che c'è poca gente dietro al tutto, e stare a
tradurre un documento LaTeX porta via più tempo che tradurne uno in
reST. Perlomeno, io mi sto incasinando abbastanza con il LaTeX, sarà
perché non lo conosco... ma non mi piace tanto ^_^
Da notare anche un'altra cosa: non mi risulta ci siano 'grandi
traduzioni' in giro per il mondo fatte traducendo direttamente il
.tex. Ho provato a cercare in giro, l'unico parte della doc tradotta
in .tex è un tutorial in tedesco, fermo alla versione 1.5 di Python
(anno 1999). Per il resto, gli altri documenti sparsi in giro per il
mondo (ne ho guardati alcuni eh, non tutti!) sono creati con mezzi e
formati un po' a discrezione di chi fa la traduzione. Anzi, a dire la
verità, devo dire che il corpus tradotto in italiano è già discreto
per quanto riguarda la documentazione.
Perciò, considerando che il convertitore rst2latex è già adesso parte
delle docutils, e quindi una riconversione è comunque possibile... io
voterei per passare a questo sistema anche per la documentazione.
Inoltre c'è un'altra idea che mi è 'saltata alla testa': dovremmo
decidere una specie di 'coda di priorità' per quanto riguarda la
traduzione. Leggendo quello che stavo traducendo, ovvero "Documenting
Python", mi sono reso conto che è probabilmente uno degli ultimi
documenti che quasi chiunque potrebbe leggere, in quanto spiega come
documentare Python usando .tex. Essendoci svariati altri tool per la
documentazione in giro, e pensando già io in primis di abbandonare
latex, è probabilmente un documento che andrebbe perdendosi
nell'inutilità.
Naturalmente non è che io dica che latex fa schifo ed è inutile; però
abbiamo bisogno di massimizzare al 100% le nostre (scarse) risorse.
Un programmatore scafato, inoltre, avrà al 99% una conoscenza più che
buona dell'inglese, almeno tecnico, e non necessiterà affatto delle
nostre traduzioni.
Quindi i documenti che sarebbe meglio avere sempre tradotti &
aggiornati in italiano (alcuni dei quali sono già pronti) sarebbero
(IMHO):
- Il tutorial di GVR
- La library reference
- Il nonprogrammer tutorial di Cogliati
- Dive into Python
- How to think like a computer scentist
- Instant Python
Per il resto... be', ritengo davvero che sarebbe superfluo imbarcarsi
in traduzioni. Le persone a cui potrebbero servire altri argomenti
dovranno in ogni caso, necessariamente, impararsi quel tanto di
inglese tecnico necessario a capire dove debbano andare a parare. In
fondo, quando si passa ai corsi di informatica all'università o alla
programmazione "professionale", è pressoché impossibile permettersi di
non sapere l'inglese.
--
Alan Franzoni <alan.franzoni a gmail.com>
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