[Python] Re: IDE per Python

Alan Franzoni alan.franzoni a gmail.com
Dom 1 Apr 2007 19:33:39 CEST


Il 31/03/07, Emanuele Santoro<santoro.emanuele a gmail.com> ha scritto:

> Vi è lo standard _de_facto_  su ogni sistema operativo in stile UNIX.

intendi dire che è installato su più o meno ogni sistema operativo
unix-like? Sì, boh, può anche essere vero, ma mi pare che anche Emacs
non scherzi come installato.

> testo. Tuttavia continua ad avere la leggerezza l'intuitività delle
> origini.

*Cough cough* vada per la leggerezza, per l'intuitività... che intuito
hai? Provare ad usare vim, magari in modalità terminale, senza essersi
letti l'help, significa più o meno provare a premere ogni tasto finché
non si capisce che cosa l'editor stia facendo. 'Intuire' ogni comando
del Command Mode, poi... mamma mia. Editare un .vimrc ogni volta...
ahinoi.

> Io quando uso Eclipse mi sono accorto che a volte mi ritrovo a non
> capire perchè l'editor non si chiude, e dopo un po' che premo tasti mi
> accorgo che invece di prendere il mouse ed andare a cliccare la crocetta
> in alto a destra sto scrivendo all'infinito: ":wq" (senza virgolette
> ovviamente).

Questa si chiama 'abitudine'. Io quando uso VIm non capisco perché
devo dargli, in command-mode, 'y' per copiare e 'p' per incollare (non
ditemi che stanno per 'yank' e 'paste', lo so) al posto dei 'c' e 'v'
che sono ormai più o meno lo standard globale per quei comandi.

> Vi è come UNIX/Linux: è potente, semplice, lineare e ci puoi fare di
> tutto, ma bisogna saperlo usare.

Potente, ok. lineare... ti do il beneficio del dubbio. Semplice...
insisto a dire che tu ci sei probabilmente abituato, ma la semplicità
di un Vim (come anche di un emacs) è tutta da dimostrare.

> sette anni in tibet con le varie combinazioni di tasti (i vari CTRL+X
> +VATTELAPPESCA, META+V+NONMIRICORDO).

Mmh... beh... ma... di solito i tasti da premere insieme sono al
massimo tre. Anche in Eclipse svariate combo sono complesse, ma poi
basta impostarsi a piacimento con combinazioni facili quelle che
vengono impiegate maggiormente.

> si hanno le mani alla Pagannini (il violinista) o si va in contro ad una
> tendinite.

[modalità spot]
Contro le tendiniti, io consiglio un prodotto della MS: la Natural
Ergonomic Keyboard 4000. Attenzione, non andate su altre versioni;
questa purtroppo è wired, ma è veramente ottima per quanto riguarda la
posizione dei polsi ed è dotata di un comodo appoggiapalmi in gomma.
Ho avuto altre tastiere 'natural' in vita mia ma nessuna è risultata
al suo livello. Credo sia il miglior prodotto MS uscito negli ultimi
10 anni, fra hardware e software. la trovate a 40-50 euro ed è un gran
investimento. Sotto Linux non sono ancora riuscito a far funzionare
correttamente i tasti aggiuntivi (la patch apposita è ancora grezza),
ma tutte le funzioni base sono OK.

Per quanto riguarda il mouse, non posso non consigliare un altro
gioiello: Evoluent VerticalMouse 2. E' un mouse molto particolare
(esiste anche l'edizione mancina) con il quale la mano rimane durante
l'uso 'perpendicolare' al piano di lavoro, evitando oltre alle
tendiniti anche la fastidiosa sindrome del tunnel metacarpale. Se
provate formicolii notturni al polso della mano con cui usate il
mouse, è un toccasana. Ordinandolo negli States dovreste riuscire ad
averlo a 60-70 euro compresa spedizione, in Italia è disponibile
d'importazione ma a prezzi bulgari, dai 130 euro in su, mi sembra.
[/modalità spot]

> In parole spicciole: emacs è potentissimo, ma è pesante e non è per
> niente in linea con la filosofia UNIX: fa qualsiasi cosa in qualsiasi
> modo. E' è poco intuitivo.

Pesante... bah, forse una volta. Potresti dirmi che Eclipse (che nella
versione 3.2 si è comunque dotato di una grande iniezione di
velocità), o qualche altra IDE, è pesante. Emacs mi sembra davvero un
fuscello, a meno che tu non stia utilizzando qualche sistema davvero
molto datato.

Che Emacs sia poco intuitivo... meno di Vim? Ma ne sei sicuro?
Il problema di Emacs, come ho già detto, non è veramente emacs: è
l'interfaccia, che è una cosa ben diversa, e la sua 'grezzuria'. Emacs
viene difficilmente usato da un novizio, ed è programmato da gente
esperta che conosce tutto di lui, non è interessata a migliorarne
l'usabilità. Cosa che pure sarebbe non credo troppo difficile.

Comunque con emacs-gtk si può iniziare a scrivere un testo e salvarlo
senza dover saper scrivere 'wq' e premere 'i' ecc. ecc.


> Ebbene, io credo che le tradizioni siano importanti.
> UNIX (quindi anche Linux) era bello perché richiedeva un certo budget di
> conoscenze per essere sfruttato al meglio: come dice il vecchio
> proverbio:

Calma... no, non sono d'accordo. Una cosa non necessariamente è bella
perché è difficile. Di certo è giusto che una cosa abbia un livello di
difficoltà appropriato a quanto richiesto per il suo utilizzo.
Windows, ad esempio, ha creato l'illusione di poter portare il
computer a casa di tutti, anche dei profani, ma ciò si è rivelato
anche un problema: l'enorme diffusione di worm, phishing, virus di
ogni genere, reti di bot e pc zombie, malware, ecc. è dovuto anche al
fatto che molti 'utonti' prendono in mano un computer senza avere idea
di cosa stiano facendo, e il sistema operativo non li mette
sufficientemente in guardia dalla cosa.

Sarebbe come dire che era più bella una vecchia auto in cui dovevi
farti la doppietta per scalare la marcia, rispetto ad un'auto moderna
con magari il cambio sequenziale al volante... insomma, la difficoltà
dev'essere 'giusta' rispetto alla difficoltà del compito. Far sembrare
troppo facile un'operazione difficile è molto rischioso, perché gli
esiti possono essere catastrofici (è il principio del 'tappo di
sicurezza' di molti mediciani), ma rendere artificiosamente difficile
un compito che potrebbe essere più facile... secondo me è soltanto
elitarietà.

Editare un testo è un compito così difficile? Devo crearmi un
background allucinante per scrivere magari quattro righe? Certo, poi a
più funzioni -> più difficoltà.


> Mi dispiace che le tradizioni Unix stiano sparendo.
> Io credo che usare vi sia uno dei modi per aiutarle a rimanere in vita.
> Senza contare che usare vim aiuta ad avere molto più allenamento: se
> devi tenere a mente molti dati perché non c'è un pannello con tutti gli
> oggetti e le librerie importate, alla lunga riuscirai ad avere anche più
> memoria.

Questa affermazione mi fa, sinceramente, paura. Continui a sostenere
che 'più difficile è meglio'. Ma se parliamo di produttività?


-- 
Alan Franzoni <alan.franzoni a gmail.com>
-
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