<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><div class="gmail_quote">2016-03-21 9:23 GMT+00:00 Nicola Larosa <span dir="ltr"><<a href="mailto:nico@teknico.net" target="_blank">nico@teknico.net</a>></span>:</div><div class="gmail_quote"><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Implicare che il sesso anale non è buono e che non è adatto a tutti i<br>
generi non lo chiamerei né "parlarne" né "prendersi in giro<br>
bonariamente". Lo chiamerei col suo nome: omofobia.<br></blockquote><div><br></div><div>Scusa ma la questione secondo me e' completamente diversa. Parlare di sesso anale (o di sesso in altra maniera) e' verosimilmente contrario alle varie policy code of conduct etc etc etc. Ma perche' e' parlare di sesso.</div><div><br></div><div>Il fatto che parlare di sesso anale (o parlarne in modo derogatorio) sia legato all'omofobia e' piu' complicato. Tipicamente se sei omofobo (o hai visioni ristrette sul sesso) probabilmente e' giusto: e' omofobia. Se non hai visioni ristrette sul sesso... il sesso anale puo' essere praticato da due partner adulti consenzienti di ogni sesso attribuito alla nascita, identita' di genere e orientamento sessuale. Essenzialmente l'unico requisito e' che sia presente l'orifizio suddetto che e' di serie su quasi tutti gli esseri umani. Grosso modo funziona con tutte le combinazioni.</div><div><br></div><div>Il punto forte (per cui non proseguirei la discussione) e' che parlare di *sesso* probabilmente non e' appropriato. E quella battuta non e' appropriata secondo le varie norme di condotta.</div><div><br></div><div><br></div></div><div><br></div>-- <br><div class="gmail_signature"> .<br>..: -enrico-</div>
</div></div>