<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2015-12-03 14:31 GMT+00:00 Manlio Perillo <span dir="ltr"><<a href="mailto:manlio.perillo@gmail.com" target="_blank">manlio.perillo@gmail.com</a>></span>:</div><div class="gmail_quote"><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div id=":19q" class="a3s" style="overflow:hidden">Forse un libro che aiuta un informatico a fare meglio il suo lavoro?<br></div></blockquote><div><br></div><div>Eh, ma e' proprio questo il problema. Ci sono tanti tipi diversi di lavoro che finiscono sotto.</div><div>Puoi essere uno sviluppatore (e anche qui... frontend, full stack, devops, back end... system programming, desktop applications, mobile, web, etc), puoi essere un system engineer, un tpm, un lavoro ibrido dev e mgmt. Puoi essere un ricercatore (accademico oppure R&D).</div><div><br></div><div>Per quello ho cercato di restringermi a roba che "piu' o meno" serve per tutte le parti tecniche. Ovviamente ho lasciato fuori (apposta) competenze strettamente di gestione progetto/mgmt. Ho anche lasciato fuori roba "solo teorica", ho lasciato fuori ui design e human interaction, ovviamente. Apposta, intendo. E certamente la selezione che ho fatto non e' esattamente ideale per tutti i ruoli la sopra. Per dire, sebbene sia tutto rilevante per un mobile dev, manca anche tanto di specifico. per un frontendista (o addirittura per qualcuno che faccia ui design) manca un sacco di roba e molta roba non e' rilevante. Eh... non e' che PP sia troppo rilevante per qualcuno che fa strettamente accademia: ci sono parti utili, ma anche parti non troppo utili. </div><div><br></div><div>Purtroppo il problema di avere un denominatore comune non e' affatto banale.</div><div> <br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div id=":19q" class="a3s" style="overflow:hidden">
<br>
> [...]<br>
> Quindi:<br>
><br>
> 1. SICP:<br>
> [...]<br>
<span class="">> 2. The Linux Programming Interface:<br>
</span>> [...]<br>
> 3. Pragmatic Programmer:<br>
> [...]<br>
<br>
Manca un testo fondamentale sull'interazione con l'utente, dato che la<br>
maggioranza dei software deve interagire con un utente che nella<br>
maggioranza delle volte non sa come il software funziona (e nemmeno lo<br>
vuole sapere).<br></div></blockquote><div><br></div><div>Certo. Mancano anche altre cose: ho fatto in modo di restringermi a roba che piu' o meno faccia comodo a tutti.</div><div>Non tutti i dev, specie ora che si va di microservizi hanno il problema dell'applicazione "user-facing", per dire.</div><div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div id=":19q" class="a3s" style="overflow:hidden">
<br>
Io ho letto l'ottimo Don't Make me Think, orientato al web.<br>
Di seguito ho comprato The Design of Everyday Things, ma la lettura<br>
procede a rilento perchè a differenza di Krug, il testo è lungo e mal<br>
si adatta ad una lettura di poche pagine al giorno.<br></div></blockquote><div><br></div><div>Ha... DMT lo ho li da tempo. Leggerollo prima o poi.</div><div><br></div></div><br><br><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div class="gmail_signature"> .<br>..: -enrico-</div>
</div></div>