<div dir="ltr"><div><font face="tahoma, sans-serif">Caro Giovanni,</font></div><font face="tahoma, sans-serif">Condido in parte tuo pensiero e penso che tutto alla fine e´ common sense. </font><div><font face="tahoma, sans-serif">Ti trovi di fronte a problemi in diversi ambiti e ti trovi a risolverli a seconda </font></div><div><font face="tahoma, sans-serif">di requisiti e dal background che hai nella ditta dove lavori. In alcune strutture e compagnie internazionali sono rigide e hai poche scelte in compagnie piu piccole puoi sceglierle. Io non mi fisserei tanto sul linguaggio, che certo ha la sua improtanza per la produttivita, ma di piu sulla qualita del prodotto che stai facendo.</font></div><div><font face="tahoma, sans-serif">Alla fine siamo professionisti informatici e dobbiamo fare qualcosa che sia vendibile e di alta qualita indipendemente dal contesto che talvolta dice che non hai tempo...e questo che fa la differenza tra uno script kiddie e un professionista ed e´anche un po quello che dice il libro Pragmatic Programmer. Libro fantastico, la teoria delle finestre rotta e illuminante. </font></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif"><br></font></span></div><div><font face="tahoma, sans-serif"><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px">La </span><b style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px">teoria delle finestre rotte</b><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"> </span><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px">indica quella</span><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"> </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sociologia" title="Sociologia" style="line-height:22.3999996185303px;text-decoration:none;color:rgb(11,0,128);background:none">teoria sociologica</a><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"> </span><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px">secondo cui investendo le risorse, umane e finanziarie, nella cura dell'esistente e nel rispetto della civile convivenza si ottengono risultati migliori rispetto all'uso di misure repressive.</span></font></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif">Ad esempio l'esistenza di una finestra rotta (a cui il nome della teoria) potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale.</font></span></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif"><br></font></span></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif">Lo stesso vale per il software, sia Python o Go o Java, alla fine se e´pieno di finestre rotte (leggi bug), nessuno va a comprare o usare il nostro software.</font></span></div><div>Detto questo imparare nuovi linguaggi apre la mente....e puo <b>migliorar il nostro modo di fare software</b>...che e´ l'obiettivo principale.</div><div><br></div><div><br></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif">Just 1c,</font></span></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif">Saluti.</font></span></div><div><span style="color:rgb(37,37,37);line-height:22.3999996185303px"><font face="tahoma, sans-serif"><br></font></span></div><div><font face="tahoma, sans-serif"><br></font></div><div><br></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 17 luglio 2015 19:35, Giovanni Porcari <span dir="ltr"><<a href="mailto:giovanni.porcari@softwell.it" target="_blank">giovanni.porcari@softwell.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Non metto OT perchè con sto caldo ci sono così tanti OT che sarebbe più OT<br>
parlare esplicitamente di Python.<br>
<br>
La mia domanda comunque nasce dalle recenti mail relative a python vs go<br>
e ai richiami ad altri linguaggi. Ho visto appassionanti comparazioni<br>
su features più o meno esotiche, ho visto vantare leggibilità o<br>
possibilità di scrivere procedure meno esposte a bug, ho letto<br>
con interesse tutte queste cose ma alla fine mi sono chiesto:<br>
"Ma quanto conta il linguaggio per scrivere buone applicazioni ?"<br>
<br>
Io identifico come elemento primario nella scrittura di un’applicazione<br>
di una certa complessità la sua architettura. Ovvero come si riesce<br>
ad analizzare il problema e come questo si traduce in sotto problemi<br>
in un modo elegante e facile da mantenere.<br>
<br>
Se la nostra applicazione fosse un edificio assomiglierebbe<br>
ad una torre svettante nel cielo e ricoperta da una facciata<br>
tutta a specchi o sarebbe un edificio basso con profonde cantine<br>
e lunghi corridoi ? Assomiglierebbe al duomo di Milano o al Partenone ?<br>
<br>
Insomma io credo che il modo in cui un’applicazione si struttura<br>
in servizi condivisi, il modo in cui distribuisce le risorse<br>
di memorizzazione e di elaborazione, il modo in cui pianifica<br>
da subito i possibili futuri cambiamenti conti alla fine ben più<br>
del linguaggio usato. Il linguaggio è uno strumento di lavoro,<br>
il modo che ho per costruire l’edificio. Ma posso fare ottimi edifici<br>
persino in PHP e con questo credo di aver già rischiato di farmi<br>
strangolare.<br>
<br>
Quando sento dire che di volta in volta si può scegliere il linguaggio<br>
migliore per lo specifico problema io penso che sia un’affermazione valida<br>
per un ristretto numero di eletti (spesso grandi bevitori di birra) che<br>
riescono a padroneggiare i linguaggi con la stessa facilità con cui<br>
un bravo giocoliere fa volteggiare 12 mazze sulla sua testa mentre<br>
attraversa una stretta passerella su un precipizio.<br>
<br>
Io credo invece che uno sviluppatore non così abile, dovrebbe limitarsi<br>
a conoscere bene un linguaggio in modo da sfruttarlo al meglio<br>
e conoscerne soprattutto i limiti e i punti deboli.<br>
Quando si cambia cavallo si rischia spesso di ottenere un risultato<br>
meno valido non perchè questo sia un brocco, anzi, ma perchè non lo si<br>
conosce bene e si commettono errori che solo anni di esperienza<br>
ti portano ad evitare.<br>
<br>
Quindi io amo python perchè mi permette di concentrarmi sull’architettura<br>
della soluzione e mi aiuta a scrivere con naturalezza del codice che<br>
funziona bene e che riesco a mantenere. So benissimo che mi perdo<br>
un sacco di raffinate features, ma so anche che essendo comunque un<br>
ottimo linguaggio, non mi mette nella necessità di cambiare.<br>
Neppure per passare a python 3. Per le stesse ragioni che enunciavo prima.<br>
<br>
<br>
Mi piacerebbe sentire la vostra opinione su questo tema…<br>
<br>
<br>
G.<br>
_______________________________________________<br>
Python mailing list<br>
<a href="mailto:Python@lists.python.it">Python@lists.python.it</a><br>
<a href="http://lists.python.it/mailman/listinfo/python" rel="noreferrer" target="_blank">http://lists.python.it/mailman/listinfo/python</a><br>
</blockquote></div><br><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div class="gmail_signature">Quiero ser el rayo de sol que cada día te despierta<br>para hacerte respirar y vivir en me.<br>"Favola -Moda".</div>
</div>