<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2015-06-28 10:01 GMT+01:00 Simone Federici <span dir="ltr"><<a href="mailto:s.federici@gmail.com" target="_blank">s.federici@gmail.com</a>></span>:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="gmail_extra">ognuno ha le sue best practice, perĂ² alcune sono meglio delle altre.</div><div class="gmail_extra"></div></blockquote></div><br>E invece no. Il problema che io ho trovato e' proprio che ognuno ha le sue best practice.</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Disclaimer: io vengo dalla scuola in cui se uso un db relazionale, voglio usare il modello relazionale come e' stato concepito, non come e' stato recepito per evidenti limiti storici delle implementazioni.</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Poi e' accaduto Piro. Non ho capito come la pensa, ma con alcune osservazioni mi ha semplicemente fatto capire che entrambi gli approcci possono avere senso. Da parte mia ho formalizzato il tutto con il fatto che non e' che ognuno deve avere le sue best practice, ma che sono i problemi stessi a dettare le best practice. E che, tipicamente, gli indici auto-generati sono e restano un obrobrio, ma semplicemente a volte non se ne puo' fare a meno (e spesso per motivi completamente diversi da quelli normalmente sbandierati -- incidentalmente sono molto d'accordo con alcuni dei commenti di Simone e di Giovanni sul perche' non usarli).</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Alla fine dei conti il punto e' che scegliere "indipendentemente" un approccio o l'altro portera' ad errori in un numero consistente di casi (e si, un tool che mi costringe ad un approccio o all'altro mi costringera' a sbagliare in un numero non trascurabile di casi -- posso conviverci? a volte si a volte no; sono anche d'accordo che nel caso specifico, se si deve supportare un solo approccio, ha senso fare quello che fa Giovanni, fosse anche solo per il fatto che tutti quelli che vengono da MySQL -- e che si ostinano con MySQL -- si aspettano le cose cosi').</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Dopo di che, mi dispiace, ma ho anche capito cosa non mi tornava: adoro l'approccio relazionale per la *query* dei dati. Ma ho sempre visto qualcosa di sbagliato nelle altre parti di SQL (che per inciso sono anche quelle che tirano a mano complessita' maggiore). E di fatto il punto chiave e' proprio che per una base di dati vera non voglio *assolutamente* mutabilita' per svariati motivi [viceversa, e' assolutamente ok per un sistema di storage di supporto].</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Il punto chiave e' che proprio il modo in cui la mutabilita' di SQL ci consente di modellare il mondo, ci fa modellare il mondo male. Ma questo e' un'altro discorso.</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra"><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div class="gmail_signature"> .<br>..: -enrico-</div>
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