<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2015-06-16 15:24 GMT+02:00 enrico franchi <span dir="ltr"><<a href="mailto:enrico.franchi@gmail.com" target="_blank">enrico.franchi@gmail.com</a>></span>:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="gmail_extra">Ora... supponiamo che tu sia una grande azienda. Supponiamo che tu abbia anche iniziato a gestire dei DNS pubblici (e a convincere persone ad usare i tuoi DNS perche' funzionano bene, sono veloci e rompono meno le palle di quelli degli ISP). Vieni a sapere tutte le query DNS che vengono risolte da un certo IP. Quindi, in particolare, i siti visitati. E l'ordine in cui accade. Certo, quando fai un local hit sulla cache locale non lo vedono, ma comunque se e' nella cache locale, vuole dire che hai risolto prima.</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Supponi anche che sviluppi un browser piuttosto popolare, che ha features quali tentare di predire quello che stai digitando nella barra degli indirizzi (e quindi ancora una volta si sa cosa si sta visitando). E supponi anche che il browser tenda ad essere collegato ad un profilo individuale che hai con suddetta azienda.</div><div class="gmail_extra"><br></div><div class="gmail_extra">Diciamo che non e' troppo difficile correlare tutto questo per avere idee parecchio precise su cosa uno faccia. Certo... anche i cookie sono un pezzo importante del tracciamento, ma che dire... </div></blockquote></div><br>Ah ecco parlavi di un caso "astratto", che ovviamente non esiste nella realta', nessuna azienda farebbe mai una cosa simile ;^)</div><div class="gmail_extra"><br><br clear="all"><div>(un) Carlos (prudente)</div>-- <br><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr">EZLN ... Para Todos Todo ... Nada para nosotros<br></div></div></div></div>
</div></div>