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Il 11/feb/2015 15:31 "Fabrizio Soppelsa" <<a href="mailto:fsoppelsa.ml@yandex.com">fsoppelsa.ml@yandex.com</a>> ha scritto:<br>
> Tecnologicamente non saprei, mai usato. Come analisi sociologica mi viene da dire: tenendo conto che solo cambiare il paradigma da sync ad async nelle ultime tendenze del web (backend) è risultato così ostico per la maggior parte dei programmatori, non vedo il motivo per cui i suddetti dovrebbero addirittura stravolgere tutto passando alla programmazione funzionale.<br>
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> Fabrizio.</p>
<p dir="ltr">La tendenza mi pare invece proprio quella di seguire i principi FP (spesso associati all'uso di type system che allevino le complicanze tipiche dei linguaggi dinamici/unityped) quanto più si può.<br>
Un esempio su tutti, lato client, è il successo che sta guadagnando react.js, un po' in antitesi ad angular che ha invece un approccio più "javista" (perdonate la grossolanità del paragone).</p>
<p dir="ltr">Per il "problema" del javascript poi sto vedendo fioccare linguaggi compilabili in JS (Idris, Purescript, Elm per citare alcuni di quelli ispirati ad Haskell) che tendono per lo meno al funzionale, se non proprio alla programmazione functional reactive.</p>
<p dir="ltr">Immutabilità, trasparenza referenziale, ecc. aiutano spesso nell'affrontare problemi complessi.</p>
<p dir="ltr">Che poi, non ditemi che non avete mai usato le list-/dict-comprehensions: quelle sono prese dritte dritte da haskell.</p>
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Nadir<br>
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