<div dir="ltr"><br><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2015-01-03 8:22 GMT+01:00 Carlos Catucci <span dir="ltr"><<a href="mailto:carlos.catucci@gmail.com" target="_blank">carlos.catucci@gmail.com</a>></span>:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><span class=""><p dir="ltr"><br>
> Mi sara' capitato 4 volte nella mia vita di tirare fuori ddd (per una lunghissima serie di motivi era il tool giusto).<br>
> Ah, forse se uno lavora con un IDE.</p>
</span><p dir="ltr">Io li ho sempre associati, ide e dbg grafico, mentalmente.</p></blockquote><div>Oh, si. Probabilmente e' il caso d'uso piu' frequente ormai.</div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><p dir="ltr">Per rispondere a Federico: la print cone debug la uso se capita per capire al volo in un modulo che cosa succede in un punto. Per il progetto completo ci sono log e unit test a fare il lavoro.<br></p></blockquote><div>E in questi casi io trovo davvero comodo il debugger. Quando lanci i test, tipicamente hai test che falliscono e ti inserisci li.</div><div>Cioe', se hai un baco che stai cercando di debuggare sarebbe utile che ci fosse qualche test che fallisce. E se non c'e', sarebbe da aggiungere.</div><div> </div></div>-- <br><div class="gmail_signature"> .<br>..: -enrico-</div>
</div></div>