<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2014-12-15 11:49 GMT+01:00 Lorenzo Sutton <span dir="ltr"><<a href="mailto:lorenzofsutton@gmail.com" target="_blank">lorenzofsutton@gmail.com</a>></span>:<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Forth mi ha sempre affascinato. Innanzi tutto per il nome. E poi perché a casa da piccolo c'era un manuale di FORTH per il BBC Micro [1] (mio primo computer) con una copertina molto accattivante [2].</blockquote></div><br></div><div class="gmail_extra">Ho ritrovato giusto ieri tre manuali per il Forth, sui quali studiai il linguaggio:<br><br></div><div class="gmail_extra">FORTH di Giacomo Balsini e Gio. Federico Baglioni, ed. Gruppo Editoriale Jackson<br></div><div class="gmail_extra">Il Forth in pratica di D. l. Toppen, ed. McGrawHill<br></div><div class="gmail_extra">Programmare in Forth di Paul Chirlian ed. Framco Muzzio Editore<br><br></div><div class="gmail_extra">Mi sa che come ho tempo me li rileggo e qualcosina con Forth la faccio. Magari scrivo un interete Python in Forth, o viceversa. ;)<br></div><div class="gmail_extra">No scherzo, non sarei in grado di fare nessuna delel due cose. Pero' ancora oggi penso che possa avere i suoi perche'. Come diceva qualcuno e' un Assembler, abbastanza portabile tra differenti architetture, piu' leggibile e mantenibile di un ASM puro e con prestazioni davvero ottime.<br></div><div class="gmail_extra"><br clear="all"></div><div class="gmail_extra">Carlos<br></div><div class="gmail_extra">-- <br><div class="gmail_signature"><div dir="ltr">EZLN ... Para Todos Todo ...</div></div>
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