<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">2013/12/26 Giovanni Porcari <span dir="ltr"><<a href="mailto:giovanni.porcari@softwell.it" target="_blank">giovanni.porcari@softwell.it</a>></span><br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><br>
Allora Carlos se si trolla si trolla e può essere divertente. Ma se si ha un minimo<br>
di obiettività non si può ignorare i fatti.<br></blockquote><div><br></div><div>Infatti non li ignoro. Resto dell'idea che abbiano sempre usato HW di gran classe, io sto scrivendo da un MacBook Pro 13". Ma i loro OS sono sempre stati pensati per l'utonto. Parlo della serie Mac, non degli Apple II. E questo e' un dato di fatto. </div>
<div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Accusare Apple di aver copiato tutto è un vecchio ritornello. Io non credo che valga la pena<br>
di perdere tempo a smentirlo qui. In ogni caso se anche volessi insistere in questa tesi<br>
rammenta che erano tempi diversi e semplicemente c'erano limiti tecnologici ed economici<br>
che erano ben diversi da quelli di adesso.<br></blockquote><div><br></div><div>Io parlo anche di ora, hanno fatto cause idiote sulla forma dei device, per dirne una. Non me le sto inventando io. </div><div>Inoltre ho avuto il dubbio paicere di leggere l'annuncio di ricerca di personale per l'Apple store di Bologna. Deliri quali "noi vendiamo emozioni". </div>
<div><br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Per far stare in 128Kb un sistema operativo e qualche applicativo e tenere il prezzo<br>
sotto ad una certa soglia ci vuole vision e capacità di trasformare l'innovazione<br>
in prodotto.</blockquote><div><br></div><div>Li si parla degli Apple II. Nello stesso periodo o subito dopo Olivetti faceva dei PC a costo contenuto che andavan benissimo.</div><div> </div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Il Pascal è stato un pezzo di una storia che ti può piacere o non piacere ma rinnegarla<br>
o trasformarla per avvalorare la tesi che Pascal sia il nulla è un'operazione a mio avviso<br>
inutile e dannosa. Inutile perchè tanto non ci diventi ricco, dannosa perchè la "Damnatio memoriae"<br>
e comunque una cosa sbagliata, qualunque sia l'obiettivo.<br></blockquote><div><br></div><div>Il discorso e' solo sul fatto che sia stato inutile. La Duna e' esistita, e' stato un vicolo cieco della Fiat (uno dei tanti) ma non possiamo per questo lodarla. Che sia stato utile a qualcosa il Pascal, personalmente, non riesco a pensarlo qualsiasi aspetto io guardi. La programmazione e' creativita', e' un'arte, il Pascal cercava di condurre tutto in dei binari. Quindi limitava la visione. Questa cosa potrebbe essere fonte di bug e allora te la impedisco. Ribadisco che si impara dagli errori non dai successi.</div>
<div> </div><div>Carlos</div></div>-- <br><div dir="ltr"><div><span style="font-family:arial;font-size:small">"Somos los que amasan, sin embargo no tenemos pan, </span></div><div style="font-family:arial;font-size:small">
somos los que cavan el carbón, sin embargo tenemos frío </div><div style="font-family:arial;font-size:small">somos los que no tienen nada, y estamos viniendo a tomar el mundo."</div><div><span style="font-family:arial;font-size:small">Tassos Livaditis (Poeta greco, 1922, 1988)</span></div>
</div>
</div></div>