<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html charset=windows-1252"></head><body style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; -webkit-line-break: after-white-space;"><br><div><div>Il giorno 05/dic/2013, alle ore 15:07, De Santis Luca <<a href="mailto:farolfo@hotmail.com">farolfo@hotmail.com</a>> ha scritto:</div><br class="Apple-interchange-newline"><blockquote type="cite"><div dir="ltr" style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px;"><div data-externalstyle="false" dir="ltr" style="font-family: Calibri, 'Segoe UI', Meiryo, 'Microsoft YaHei UI', 'Microsoft JhengHei UI', 'Malgun Gothic', sans-serif; font-size: 12pt;"><div>Effettivamente è molto compatta ed elegante, non conoscevo la funzione map(), praticamente è una forma più compatta di yield se non ho capito male .</div></div></div></blockquote><br></div><div>No: sono due cose diverse.</div><div>yield serve per creare un generatore, ovvero un tipo di particolare di funzione che mantiene (yield=mantenere) lo stato tra una chiamata e l’altro,</div><div>ritornando un valore nuovo ad ogni sollecitazione (pensa a come si comporta xrange, per esempio).</div><div>map(f, s) invece chiama la funzione s su ogni elemento della sequenza s, restituendo una nuova sequenza che contiene i risultati. </div><div><br></div><div>— Federico </div><br></body></html>