<div dir="ltr"><br><div class="gmail_extra"><br><br><div class="gmail_quote">2013/10/9 Diego Barrera <span dir="ltr"><<a href="mailto:diegonebarrera@yahoo.it" target="_blank">diegonebarrera@yahoo.it</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
Nei libri sulla programmazione ad oggetti, di solito spiegano<br>
come questa sia nata dall'esigenza di incapsulare in uno spazio<br>
di nomi sia i dati che le operazioni relative a quei dati.</blockquote><div><br></div><div>Come ti hanno fatto notare, fortunatamente il gioco non e' quello.</div><div>Anche se anni di diffusione della programmazione ad oggetti tramite C++ hanno probabilmente creato confusione.</div>
<div><br></div><div>La programmazione ad oggetti e' una questione di *interfacce*, di quello che puoi fare con un oggetto, non di come mantiene lo stato (attributi). </div></div><div><br></div>-- <br> .<br>..: -enrico-
</div></div>