<div dir="ltr"><div class="gmail_extra"><div class="gmail_quote">Il giorno 14 giugno 2013 00:11, Enrico Bianchi <span dir="ltr"><<a href="mailto:enrico.bianchi@ymail.com" target="_blank">enrico.bianchi@ymail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Ora come ora, pero`, soprattutto considerando i vari datagate usciti in questi giorni, non saprei quanto sia sicuro affidarsi ad un servizio americano (in teoria avevo dubbi anche prima di tutto questo macello, proprio perche` l'obiettivo primario di Google e` la profilazione degli utenti, ma considerando che la scelta era o loro o Office365...)<span class="HOEnZb"><font color="#888888"><br>
</font></span></blockquote><div><br></div><div>Ottima considerazione alla quale non avevo pensato. Affidarsi ai colossi per essere sicuro, ed invece scoprire di essere in completa balia degli aventi. <br><br>Certo che è un mondo difficile...<br>
</div><div><br>Daniele<br></div><br></div><br></div></div>