<div class="gmail_extra"><div class="gmail_quote">Il giorno 23 aprile 2012 14:35, Carlos Catucci <span dir="ltr"><<a href="mailto:carlos.catucci@gmail.com" target="_blank">carlos.catucci@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div class="gmail_extra">Male non gli fa usare linux. Impara anche quello.</div></blockquote><br>No, certo, male non farebbe di certo, però non vorrei sovracaricare l'OP<br>
se è abituato su windows perché aggiungere anche la difficolta del cambio di S.O.?<br>Secondo me le cose si possono anche fare per passi<br><br>Python su windows funziona perfettamente<br><br>Tieni conto che ci possono essere mille piccole iniziali difficoltà di contorno (editor, path dei moduli, etc. etc.) che potrebbero scoraggiare doppiamente nel caso uno non si trovi su un s.o. familiare<br>
<br>Io convivo abbastanza tranquillamente a sviluppare principalmente su linux ma ogni tanto anche su windows. Purché sia sviluppo in python<br>Mi pesa di più quando al posto di python sono costretto ad usare altro (es. C#)<br>
<br>Certo, linux ha una serie di vantaggi intrenseci rispetto a win che alla fine lo fanno preferire anche a chi viene da win e ha l'occasione di conoscerlo, però non lo metterei come prerequisito indispensabile per programmare in python, ecco<br>
<br>ciao,<br>Marco<br></div></div>