<div class="gmail_quote">2011/1/4 enrico franchi <span dir="ltr"><<a href="mailto:enrico.franchi@gmail.com">enrico.franchi@gmail.com</a>></span><br><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;">
<div class="im">
> 2) Il turbo pascal è un buon linguaggio stabile nel tempo, facile da insegnare<br>
> anche agli insegnanti, facile da spiegare. Certo è slegato dalla realtà,<br>
> come tutta la scuola italiana.<br>
<br>
</div>Non so... non vedo alcun vantaggio concreto rispetto a Python. Non<br>
costa meno. Non ci fai di piu' (anzi, ci fai di meno). Non e' piu'<br>
facile da spiegare di Python, per dire.<br></blockquote><div><br><br>Se devi insegnare algoritmi e strutture dati, non ha un milione di API, si resta attaccati al pezzo, e' piu' facile capire perche' quello che hai scritto e' O(n^2)<br>
<br>Chiaro che poi, per chi deve programmare, fermarsi li' e' peccato mortale.<br><br>Chi, della mia (o tua :) generazione ha iniziato da se', aveva sistemi mille volte meno complessi di quelli attuali, poteva comprenderli per intero e a diversi livelli. Confronta il carico cognitivo delle astrazioni su Amiga: ASM 68k -> C -> Exec -> Intuition rispetto a un OS moderno.<br>
<br></div></div>Insegnare a fare qualcosa in Turbopascal non sara' piu' semplice rispetto a Python, spiegarlo tutto si'.<br><br><br>