<div dir="ltr"><div><br><div class="gmail_quote">2010/4/25 Valerio Turturici <span dir="ltr"><<a href="mailto:turturici.valerio@gmail.com">turturici.valerio@gmail.com</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex;">
Poi diciamocelo: al giorno d'oggi i bambini nascono<br>
con la tecnologia in mano, arrivano alle elementari con già una<br>
conoscenza della tecnologia che fino a qualche anno fa era impensabile<br>
per bambini di 8/10 anni.<br></blockquote><div><br></div><div>Valerio,<div>i miei figli non arriveranno con la tecnologia in mano, come è in uso oggi,</div><div>comunque la tecnologia non da intelligenza in più ai bambini, anzi... lo sguardo vacui dei bimbi davanti a uno schermo </div>
<div>e la rabbia che scaturisce per un gioco andato male, o gli incontri "virtuali" che sostituiscono quelli "reali"...</div><div><br></div><div>mi dispiace, ma mi piace di più la mia infanzia, questa vita non la raccomanderei ai miei figli :-D</div>
<div>non credo che Internet sia il demonio e che vadano allontanati a tutti i costi.</div><div><br></div><div>Ripeto ci sono bimbi che sentono ricercano il computer e che vogliono approfondire questo mondo non sono assolutamente da fermare, negare qualcosa a un bambino è sbagliato di principio, ma forzarglielo come insegnamento è ridicolo.</div>
<div><br></div><div>I bambini stanno perdendo quello che tutti noi imparavano da piccoli, a lavorare con le mani, legno, creta, costruire qualcosa, lavorare con la fantasia... oggi quando i bambini di anni fanno le battute dei grandi usando parole che nemmeno capiscono.... questo è triste.</div>
<div><br></div><div>Il problema di insegnare l'astrazione anziche la concretezza ai bambini è un problema sociologico/pedagigico non da poco.</div></div><div><br></div><div>ciao</div><div>S</div><div><br></div></div></div>
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