<div class="gmail_quote">2010/2/28 Wyrmskull <span dir="ltr"><<a href="mailto:lordkrandel@gmail.com">lordkrandel@gmail.com</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Mi perdero` a rispondere a questo intervento con le mie opinioni<br>
personali a riguardo di metodo informatico e universita`, chi non e`<br>
interessato salti pure.<br></blockquote><div><br>Hai scritto un intervento molto appassionato e interessante.<br><br>Non credo ci sia "la risposta" giusta in assoluto ai tuoi dubbi. E anche se ci fosse non credo la conoscerei :-)<br>
Per esempio, chi avrebbe il coraggio di dire a Gates o Jobs che hanno sbagliato a smettere di studiare?<br>Quindi posso solo dirti quello che penso io.<br><br>Credo che siano più i casi di persone che hanno il rimpianti per non aver terminato gli studi rispetto a quelli che hanno il rimorso di averli conclusi. Io mi sono laureato nel 1990, con in mezzo il servizio militare, a 26 anni, senza diventare troppo matto e lavoricchiando part-time come programmatore. Quando ho terminato c'erano diversi miei amici che si erano messi a lavorare subito dopo le superiori, qualcuno addirittura dopo le medie. Io sono in affitto, loro hanno la casa di proprietà. Ebbene, non farei mai a cambio (ti assicuro che non è il discorso della volpe e dell'uva). Per di più, di quanto ho studiato avrò direttamente usato nel mondo del lavoro sì e no il 3% (non conto come lavoro il Progetto Eulero ;-P). Ricordo però una cosa che un professore ci disse: "Siete un'azienda, dovete assumere e avete due candidati, un diplomato informatico e un laureato in lettere. Per il primo anno il diplomato è più produttivo, al termine del primo anno il laurato in lettere raggiunge il diplomato, dal secondo anno non c'è storia". Al momento non ero per niente convinto. Adesso, dopo venti anni e un po' più di esperienza, ho cambiato idea. È chiaro che non può essere una regola universale, ho conosciuto persone non laureate veramente eccezionali e fuori dal comune e laureati da cacciare a pedate (molti con la laurea breve però). Ma quali regole universali esistono? È sempre una questione statistica :-)<br>
<br>Buona scelta.<br><br>Ciao.<br>Marco.<br clear="all"></div></div><br>-- <br><a href="http://python.thinkcode.tv">http://python.thinkcode.tv</a> - Videocorso di Python<br><a href="http://stacktrace.it">http://stacktrace.it</a> - Aperiodico di resistenza informatica<br>
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