<div class="gmail_quote"><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;"><div class="im">> Come diceva qualcun altro in questo stesso thread, se una persona lavora<br>
> > ad un progetto con tempo e risorse ha tutto il diritto di esser retribuito.<br>
<br>
</div>"diritto" è una parola un po' vaga, quando non è chiaro da chi sia/debba<br>
essere riconosciuto<br></blockquote><div><br>Diciamo che intendevamo dire che siano coperte le spese (se dedichiamo il tempo libero alla cosa finisce che rsta li iniziata e mai completata come tantissimi progetti su SourceForge). CVhi paga? Ovvio utilizzatori finali disposti a dare un piccola cifra per compensare coloro che ci hanno lavorato. Per me coprire le psese vuol dire che se ad esempio dedico 47& giorni al mese, non penso di prendere i soldi della tariffa che applkico al cliente che mi commissiona un lavoro, ma 1/3 di quella cifra mi sta bene. Mi da la possibilita' di fare una cosa interessante per la collettivita' ma anche di non saltare il pasto (nel mio caso oltrte che me lo salterebberoi moglie, figlio, 4 cagnoni, 20 gatti etc. ;) ).<br>
<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
<div class="im"><br>> Allora dovrebbero essere pagati anche i volontari che lavorano a<br>
> progetti open source.<br>
<br>
</div>Obiezione sensata...<br></blockquote><div><br>Allora i progetti OS sono di due tipi: <br><br>1. Mi scrivo una utility che mi serve. La rilascio in OS (BSD, GPL, quant'altro) e spero che altri possano migliorare il mio lavoro (che io ho eseguito senza compensi perche' comunque a me era necessario, esempio il lòavoro del nostro buon dottore).<br>
<br>2. Scrivo una appliocazione per qualcuno, un utente finale, che non ha necessita' di avere i sorgenti in esclusiva (spesso non gli interessano del tutto). A questo punto ho la possibilita', se l'applicazione puo' essere utile alla collettivita', di rialsciare i sorgenti sotto licenza OS. Altri ne possono beneficiare e magari migliorare il mio lavoro.<br>
<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">My 2 cents: nessuna delle due affermazioni evidenza una patologia del<br>
mondo open source. È così e basta. E almeno per un po', continuerà ad<br>
essere. Il "lucrarci su" su progetti open source non è né un segno di<br>
buona/cattiva qualità, né di buona/cattiva fede: dipende unicamente da<br>
disponibilità di motivazione, tempo e denaro, che sono parametri<br>
prettamente personali.<br>
</blockquote></div><br>Infatti. Pe rme lucrare e' se:<br>1. Chiedi una cifra spropositata (esempio la tariffa di consulenza del quando si lavora per il "cliente")<br>2. Ti rivendi il lavoro altrui, rilasciato sotto licenza aperta, facendoti pagare senza metterci nulla di tuo (ad esempio se ti fai pagare per l'installazione/configurazione/formazione di un programma non tuo, ci sta tutto, Se ti metti avendere i CD di Linux ad uno sprovveduto, allo stesso prezzo di un OS proprietario (es, MacOsX) senza dargli assistenza, senza installarglielo, etc. allor aic lucri).<br>
<br><br>Carlos<br>