<div class="gmail_quote">2009/6/28 Giuseppe D'Elia <span dir="ltr"><<a href="mailto:peppe.delia@gmail.com">peppe.delia@gmail.com</a>></span><br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
allora l'idea del sito è questa: praticamente dovrei poter creare una specie di comunità di sviluppatori python (è il mio prof di tesi che mi ha chiesto di farla..se si può fare). Praticamente nel sito si dovrebbero poter mettere vari programmini python (l'idea del prof è quella di sviluppare soprattutto applicazioni per google apps). I programmi devono poter essere visualizzati dai vari programmatori direttamente sul browser (qui appunto la richiesta di integrare la shell IDLE sul sito) e inoltre, se possibile, poter modificare "online" il programma stesso qualora ci fosse bisogno. Inoltre, come è usuale in una comunità, è possibile commentare quindi avere delle discussioni su un certo progetto e su alcune modifiche apportate. Poi ci sono altre piccole cose ma l'idea principale è questa.</blockquote>
<div><br>Giuseppe, visto che si tratta di una tesi di laurea, secondo me puoi investire il tempo e lo sforzo necessario per creare una sandbox sicura. Anche se è in un altro linguaggio, ti porto l'esempio di Try Ruby: <a href="http://tryruby.hobix.com/">http://tryruby.hobix.com/</a>. Lì puoi definire metodi, classi e così via. Ma è tutto molto sicuro perché l'autore ha curato quell'aspetto utilizzando tutti i trucchi e meccanismi di difesa disponibili in Ruby. Per Python sarà un altro paio di maniche dal punto di vista implementativo, ma è comunque fattibile in linea di principio, se te la studi per bene.<br>
<br>Ciao,<br>Antonio<br></div></div>-- <br>High-quality programming screencasts: <a href="http://ThinkCode.TV">http://ThinkCode.TV</a><br>Zen and the Art of Programming: <a href="http://AntonioCangiano.com">http://AntonioCangiano.com</a><br>
Aperiodico di resistenza informatica: <a href="http://StackTrace.it">http://StackTrace.it</a><br>Author of "Ruby on Rails for Microsoft Developers": <a href="http://bit.ly/rorforms">http://bit.ly/rorforms</a><br>