[Python] Scelta GUI
Sandro Dentella
sandro a e-den.it
Gio 30 Mar 2017 09:02:31 CEST
On Wed, Mar 29, 2017 at 10:16:25PM +0200, Gollum1 wrote:
> Il 29 marzo 2017 21:28:19 CEST, Carlos Catucci <carlos.catucci a gmail.com> ha scritto:
> >2017-03-29 18:04 GMT+02:00 Gollum1 <gollum1.smeagol1 a gmail.com>:
> >> Certamente, virtualenv ha l'indubbio vantaggio di poter costruire
> >ambienti totalmente separati, quindi ha un suo perché anche pip.
> >
> >Poi si sarebbe (condizionale, non ancora lo provo) Docker
> >
> >> Quello che mi chiedo, è se in un ambiente di produzione sia meglio
> >virtualenv o una installazione in /opt con pacchetti aggiunti
> >installati con il suo sistema di packaging, che permetterebbe il
> >mantenimento degli aggiornamenti in modo trasparente (aggiornare i
> >pacchetti in pip non è sempre il massimo)
> >
> >Beh se la macchina e' dedicata ed e' mono istanza (produzione e basta)
> >puo' starci il pacchetto, ma se la macchina fa piu' cose meglio un
> >virtualizzatore a mio avviso. Non rischi mai di ropere cose sane di
> >altri applicativi.
> >
> >Carlos
> >--
> >EZLN ... Para Todos Todo ... Nada para nosotros
> >_______________________________________________
> >Python mailing list
> >Python a lists.python.it
> >http://lists.python.it/mailman/listinfo/python
>
> Vero... Non pensavo ai server con più servizi attivi... Ultimamente
> penso ad un server virtuale per ogni servizio... ;P oramai vanno via
> come il pane...
personalmente mi pare demenziale pensare di distribuire i servizi su
molti server anche se economici. Molto meglio pochi server usati bene,
virtualenv (o simili) per non fare interferire i servizi fra di loro.
normalmente non gestisco servizi che siano molto visitati, ma ne
gestisco un centinaio (per THUX, ex Thunder Systems) e di sicuro non
sarebbe efficace né per l'uso della cpu/ram né per la gestione
sistemistica (aggiornamenti & Co).
Io personalmente uso virtualenv solo per creare una base condivisa
*vuota* poi uso buildout [1] che trovo più flessibile. Buildout di
fatto crea un interprete con un sys.path personalizzato. Buildout poi
permette tramire delle "ricette" apposite di configurare in modo
estremamente efficace l'uso di codice sorgente da mercurial/git e di
codice scaricato da pypi (o altri, noi abbiamo in aggiunta
pypi.thundersystems.it).
sandro
[1] http://docs.buildout.org
--
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