[Python] distribuire programmi python

Roberto De Ioris roberto a unbit.it
Sab 6 Set 2014 13:36:24 CEST


>
>> Il giorno 05/set/2014, alle ore 18:28, enrico franchi
>> <enrico.franchi a gmail.com> ha scritto:
>>
>> 2014-09-04 23:49 GMT+01:00 Balan Victor <balan.victor0 a gmail.com>:
>> Diciamo cosi', se non hai fatto esplicitamente in modo che sia cosi' e
>> non lo hai provato, ho seri dubbi in proposito.
>> provato con 2.7 e 3.4
>>
>> Allora, il pacchetto autocontenuto e' molto piu' tipico del mondo
>> windows che del mondo unix.
>> Parliamoci... e' un pacchetto che hai scritto e vuoi distribuire o e' un
>> pacchetto che devi deployare su suddette macchine *di persona*?
>> deployare su server *di persona*, almeno al primo giro. Dal secondo giro
>> in avanti il programma è in grado di auto-aggiornarsi.
>>
>> Il programma non gira su server dedicati quindi non posso pensare di
>> usare roba tipo docker e non voglio nemmeno dipendere dal python
>> installato di default sul sistema.
>>
>> Uhm... poi ovviamente docker non e' che gira su tutta la roba che hai
>> descritto.
>> Chef pero' potresti usarlo...
>>
>
> Dal momento che mi sono totalmente 'innamorato' di docker mi potreste dire
> che tipo di controindicazioni ci vedete ?
>


Per quello che posso dirti e' sempre tutto una scuola di pensiero:

parlo con un "devops" e si esalta per docker, lxc e compagnia bella, parlo
con un sysadmin o un esperto di distro e gli vengono i brividi freddi. E
il bello e' che succede anche il contrario :)

Ammetto che il problema delle dipendenze nel mondo UNIX e' da sempre una
rottura di scatole (ma questo e' spesso colpa degli sviluppatori che non
si curano di chi dovra' usare i loro prodotti, vedi rant di Linus sulle
shared libraries), ma dall'altro lato la deduplicazione di file, librerie
e binari di sistema che si portano dietro questi sistemi richiedono una
grande responsabilita' (qualita' che spesso si costruisce in anni di
esperienza da sysadmin e non a colpi di tool 'fashion').

La stessa cosa ad esempio succede con Go, il fatto che sia tutto compilato
staticamente (almeno per ora) fa storcere il naso a parecchi... Chi ha
ragione ? Boh :)

Per come la vedo io il mondo dei container e' una cosa che non si puo'
ignorare, e sono contento che Docker abbia avuto successo perche' ha fatto
uscire dalle caverne una sfilza di sysadmin intrappolati negli anni 70
convinti che il paradigma UNIX sia perfetto cosi' (ma vaff...)

Basta solo ricordarsi che gli aggiornamenti di sicurezza vanno fatti, e
vanno fatti per sempre (e se il cliente non vuole pagare per questo
servizio NECESSARIO e' meglio che vi firmi qualche bella cartaccia
dall'avvocato)


-- 
Roberto De Ioris
http://unbit.it


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