[Python] Python 2.7 & 3 - afraid and terrified (?)

Dario Bertini berdario a gmail.com
Dom 13 Lug 2014 18:32:31 CEST


2014-07-13 5:43 GMT-07:00 Giampaolo Rodola' <g.rodola at gmail.com>:
> 65 su 200 è circa il 25%: non è affatto poco.

Sono sostanzialmente d'accordo con te... "non così brutto come può
sembrare" non vuol dire certo "poco"

> ... e la compilazione di estensioni C su Windows è già ad oggi un
> problema in quanto Microsoft non distribuisce più Visual Studio 2008.

Vero, dimenticavo questo particolare (che è una delle argomentazioni
convincenti per un Python2.8, se ben ricordo)

A
> parer mio la situazione è preoccupante non tanto per il numero esiguo di
> migrazioni fatte finora, quanto per il fatto che non vedo segnali di
> miglioramento per l'immediato futuro. Le migliorie sintattiche/puristiche
> interessano poco e la migliore gestione di unicode per molti è addirittura
> un problema anzichè un vantaggio. Di fatto credo che ad oggi l'unico vero
> incipit a migrare sia il fatto che la 2.7 diventerà obsoleta quindi si sarà
> semplicemente obbligati a migrare (e neanche tutti) ma quando l'incipit è un
> bastone anzichè una carota non è mai un bene.
>

"incipit" mi ha un po' confuso, l'autocorrettore ti ha sostituito
"incentivo"? :P


ancora: sono d'accordo, ma come dicevo all'inizio... imho è più un
problema "sociale" o "di persone" che un problema tecnologico. La
carota c'è, solo che non ha la stessa dimensione per tutte le
aziende/tutti i progetti.... esattamente come il problema di migrare
una codebase come quella di OpenStack non è un problema comune a molti
altri.

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