[Python] aftermath [was: Python for Ipad]

Daniele Varrazzo piro a develer.com
Mar 15 Apr 2014 00:44:19 CEST


On 2014-04-14 21:16, Marco Beri wrote:
> 2014-04-14 22:04 GMT+02:00 Daniele Zambelli 
> <daniele.zambelli a gmail.com>:
>
>> Il 14 aprile 2014 20:07, Carlos Catucci <carlos.catucci a gmail.com> 
>> ha
>> scritto:
>> > Bannarlo no?
>>
>> Non solo chi scrive deve pensarci un po' su prima di premere sul 
>> tasto
>> <invia>, ma anche chi risponde deve chiedersi se quello che sta
>> scrivendo serve (o può servire) a qualcuno. Tenendo presente questa
>> regoletta forse le cose diventano più semplici.

Daniele ha ragionissima, e ha anche un bellissimo nome.

Luciano ha il suo modo di fare che ha molti non piace e non ha ancora 
capito come si manda un'email. Questo sta risultando un elemento di 
fastidio per molte persone. Ma non è che sia stato a parlare da solo in 
questo thread:

- Carlos: quante volte gli hai risposto? Ne conto almeno sei in questo 
thread. Con "Provare a cercare sull'Apple store e' davvero cosi' 
stressante?" hai solo espresso la tua frustrazione: sta sulle palle 
anche ad altri, ma la gente che si lamenta non è di aiuto. Ho una tesi 
di laurea sulle bestemmie in pdf: se vuoi te ne mando una copia, però 
solo se eviti lo sbotto in broadcast, perché è fastidioso quanto quello 
che l'ha provocato: sono due fastidi che si sommano, non si sottraggono.

- Marco, tu sei quello simpatico, lo sappiamo. Ma fare una battuta che 
non verrà capita, che poi viene rilanciata in altre domande, quotate 
male, quindi gollum s'incazza, quindi carlos si scazza... ok, ci siamo 
capiti, scommetto che la prossima volta non capiterà :)

- Gollum, tu sei un capolavoro. Ma quanto tempo ci hai perso a scrivere 
quel papiello infinito? Io non l'ho letto, ma scommetto neanche lui. E 
spero nessuno l'abbia fatto, ma se qualcuno l'ha fatto tu pensi se ne 
trovi arricchito o impoverito? Tu sei sempre il primo a fare lezione di 
quoting: quella è solo etichetta; una lezione molto, ma molto più 
importante dei bei tempi andati, prima del settembre infinito, era "non 
nutrire il troll". Se davvero ti senti discendente dalla cultura di Eric 
Raymond et al. quella è la prima regola che puoi applicare, a beneficio 
di tutti.

Ora, col beneficio del dubbio, non s'è ancora capito se Luciano ci è o 
ci fa. Però io direi che vorrei andare a letto con questo dubbio, 
svegliarmi la mattina e trovare qualcuno che ha uno script che non 
funziona, una libreria che non si installa, un database che prende fuoco 
e magari dargli una mano. Quindi facciamo che:

- se non volete dare una risposta a una domanda, non rispondete. La 
risposta "non ti rispondo" in qualunque formato o circonlocuzione non 
aiuta;
- se non vi piace una persona, non ditelo a tutti. Ditelo ai vostri 
amici dietro le spalle come si fa da bravi fetenti;
- se non vi piace come uno quota, evitate di rispondere. Ed evitate la 
lezione. Sarebbe bello che la gente sapesse farlo ma ormai non è parte 
della cultura popolare: la lezioncina non serve perché non la si vede 
applicata nel resto della realtà, la prossima mail sarà uguale: 
metteteci una pietra sopra;
- se non avete niente da dire, anche se il niente da dire è poderoso e 
potente, *non ditelo*.

In generale, è bello cazzeggiare ogni tanto, ma veramente, se non avete 
niente da dire, se siete convinti che il vostro interlocutore non abbia 
voglia di imparare, non perdete tempo, non fatene perdere ad altri, non 
inaridite il paesaggio.

Voglio pensare che il messaggio abbia raggiunto le orecchie giuste. Se 
siete d'accordo con questo messaggio: NON voglio saperlo. Se non siete 
d'accordo, scrivetemi in privato. Se volete una copia della tesi sulle 
bestemmie, anche. Se mi rispondete su questa lista... avevo sbagliato 
orecchie.

A domani.

-- Daniele



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