[Python] TIOBE vs PYPL
Roberto De Ioris
roberto a unbit.it
Dom 22 Dic 2013 08:09:44 CET
>
> On 21 Dec 2013, at 07:53, Nicola Larosa <nico a tekNico.net> wrote:
>
>>> Massimo Capanni wrote:
>>>> Pensavo che il Pascal fosse un ricordo dell'università ...
>>
>> Carlos Catucci wrote:
>>> vorrai parlare forse di "incubo" ;)
>>
>> Mi dissocio aspramente.
>>
>> Ho imparato a programmare in Pascal, e mi piaceva parecchio. Di certo
>> più
>> chiaro e meno pericoloso del C. Anche meno potente, d'accordo.
>
> Totalmente d'accordo con Nicola.
>
> +1
> (Visto che chi è invece in disaccordo ha già aggiunto il suo +1, aggiungo
> il mio per bilanciare :-)
>
> Certo, ora sostituirei Pascal con Python quale linguaggio per insegnare a
> programmare (come fanno al MIT per gli undergraduate, giusto per citarne
> una), ma di certo non lo rimpiazzerei con il C.
> I neofiti, l'aritmetica dei puntatori tipicamente non la comprendono
> *davvero* e, insegnare C senza puntatori, significa IMHO non insegnare C.
>
Questa cosa del problema dei puntatori non la capiro' mai...
E' da quando vado alle medie che c'e' l'incubo dei puntatori, colleghi di
universita' e colleghi di lavoro che non la capiscono, gente che dice che
C e' una merda perche' devi lavorare con i puntatori (???)
Per come la vedo io, se non capisci i puntatori vuol dire che non hai
capito come funzionano CPU e memoria, o peggio che non te lo hanno
insegnato (ma voglio davvero sperare che non si insegni il C senza una
base di architetture)
Parliamo di un concetto che probabilmente potrebbe essere spiegato
facilmente a un bambino delle elementari.
Forse mi sfugge qualcosa nel grande schema delle cose ?
--
Roberto De Ioris
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