[Python] R: R: R: R: R: R: Proposta editoriale Python cookbook per Fag edizioni
enrico franchi
enrico.franchi a gmail.com
Ven 13 Gen 2012 17:16:12 CET
2012/1/13 Marco Aleotti <maleotti a escomweb.com>:
> Ciao Enrico,
> trovo molto sensato e stimolante quello che dici. Io ho cercato di tirare un
> po' le fila, ma se il risultato di queste riflessioni č una sintesi delle
> varie proposte non avrei nulla in contrario, anzi.
Certo. Adesso vediamo come finisce.
> Sicuramente, anche per
> noi come editore, fare un libro adatto anche agli studenti universitari
> sarebbe ottimo dal punto di vista commerciale. Te la sentiresti di buttare
> gių una proposta di scaletta?
Secondo me per ora va benissimo il brainstorming che stiamo facendo.
Tra l'altro un libro appetibile per l'universita' non e' che debba
avere particolari caratteristiche (a parte non essere troppo
focalizzato su aspetti specifici o essere "troppo" di base).
In particolare, qualcosa che tratti essenzialmente python base +
progettazione e programmazione ad oggetti in Python (cioe'
essenzialmente in linea con le idee gia' espresse) sarebbe
perfettamente adatto[0].
Una cosa che sarebbe importante e' capire se, per voi, il prezzo di
vendita dipende (e in che modo) dalle pagine. Mi spiego meglio: una
cosa che io vedo probabile, visto come sta nascendo questo libro, e'
che, oltre ad un "core fisso" ci possano essere diversi argomenti
trattati e inclusi. Questi fanno lievitare, potenzialmente, il numero
delle pagine. Ma essendo uno sforzo collaborativo, probabilmente non
peserebbero in modo lineare sullo sforzo nostro (probabilmente
qualcuno semplicemente si interesserebbe di questi argomenti e basta).
Tuttavia per alcuni scopi (e.g., universita') un libro molto ricco ma
piu' costoso potrebbe non essere troppo adatto. Secondo me piu' si
sale sopra i trenta euro a copia piu' scende la potenziale diffusione.
Relativamente poco sotto i quaranta, e sempre peggio salendo. Come
caso estremo un libro molto ricco, ma prezzato ben oltre i 50 (e.g.,
60 euro) sarebbe in difficolta'. Ora voi avete sicuramente i vostri
mezzi per fare queste stime ben meglio di quello che possa fare io,
pero' per noi avere qualche idea di tutto questo sarebbe utile proprio
in fase di brainstorming.
----
[0] porto alcune riflessioni.
Ovviamente, un libro che si propone di insegnare a programmare ad un
programmatore esperto e' ovviamente strutturato molto diversamente da
un libro che cerca di insegnare a programmare a chi non lo ha *mai*
fatto. Dovrebbe essere diverso il taglio (sono goals essenzialmente
non compatibili). Penso che tutti qua concorderanno che almeno una
volta hanno trovato un libro che hanno preso per imparare un ennesimo
linguaggio che li ha annoiati a morte perche' dava troppo dettaglio a
cose davvero banali.
Sulla mia esperienza ad un primo anno universitario circa il 50% degli
studenti non hanno mai programmato. Probabilmente e' piu' corretto
dire il 40%, ma ce ne e' una fascia grossina che lo ha fatto ma
davvero in modo molto elementare. Tuttavia in questo caso c'e' il
docente che *alcune* cose le semplifica. Non a caso, guardando il
mercato anglofono si trovano appunto libri "per esperti", libri
"normali" e libri per principianti (e.g., Learn to Program -- questo
in Ruby, ma non e' quello che importa --
http://pine.fm/LearnToProgram/).
In universita' probabilmente va bene un libro normale, eventualmente
rinforzato sulle basi con esercizi (sono una manna per chi ci deve
fare un corso).
In generale in Universita' c'e' il problema che, in Italia, sono pochi
gli atenei che insegnano Python. Specie il primo corso di
programmazione e' critico nel senso che i consigli di corso laurea
sono abbastanza restii a far cambiare linguaggio, in quanto spesso ci
sono corsi successivi che hanno bisogno di qualcuno che abbia prima
insegnato uno specifico linguaggio. Questo e' il motivo per cui, a mio
avviso, il libro dovrebbe poter coprire (sempre a scopo universitario)
non solo un corso "base", ma anche qualcosa di piu' avanzato
(programmazione ad oggetti fatta "bene"). Trovo molto positiva anche
l'idea di insistere su TDD, Agile e compagnia, perche' ci si apre
anche ai vari corsi di ingegneria del software. Essenzialmente i corsi
successivi sono piu' "liberi". Un bel libro potrebbe anche invitare a
qualche tipo di switch.
Poi ci sono cose relativamente specialistiche. Li per assurdo e'
facile inserire Python (e.g., reti di calcolatori). Ma questo tipo di
corsi avrebbero gia' i loro libri di testo. Un testo "standard"
potrebbe semplicemente essere suggerito per imparare il Python, non
vedo quindi estremamente importante "tagliare" tutto in funzione di
una cosa specifica.
Infine ci sono i vari discorsi 'algoritmi e strutture dati', che
potrebbero essere comodi come cenni. Anche qui libri specialistici ci
sono e non sono sostituibili facilmente, ma qualche idea ben espressa
si potrebbe darla.
--
.
..: -enrico-
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