[Python] Re: IDE per Python
Enrico Franchi
enrico.franchi a gmail.com
Gio 29 Mar 2007 10:02:25 CEST
On 28/mar/07, at 23:04, Alan Franzoni wrote:
> Io non credo che la questione 'apprendimento' sia necessariamente
> centrale. Penso che tutti si possano mettere a dare un'occhiata a un
> qualcosa che poi può rendere parecchio. Il grosso dei problema è che
> tutti questi editor appaiono datati rispetto a qualsiasi altra cosa
> che si utilizzi.
Io credo che *sia* centrale. Se uno si configura Emacs per benino (mi
dicono) diventa -- per dire -- un tool stupendo per lavorare in Java.
Refactoring e compagnia all'ennesima potenza. Eppure la maggior parte
delle persone non sanno come fare (me compreso) e nel caso devono
ricadere
su Eclipse e simili, che invece sono pronti da pacchetto.
Per non parlare di moduli di Emacs come semantics e ced. Fanno un
sacco di
roba, ma non ho tempo di impararmeli.
> Gvim, come ho già detto, apre una widget con dei menù abbastanza
> piatti e brutti, ed è privo di qualsiasi schermata di configurazione
> che sembri carina, con un terminale all'interno.
Vero tutto.
> Emacs sembra che riesca a disabilitare qualsiasi funzionalità decente
> di rendering. Sia Xemacs che emacs-gtk riescono a farmi vedere i pixel
> dei caratteri sul mio schermo (un 15.4" da 1680x1050) .
In realtà non è questione di Emacs. Se per esempio provi Aquamacs (su
MacOS X)
che altro non è che il port di Emacs riscrivendo un po' della parte
grafica,
i caratteri hanno antialiasing e tutto. È fatto parecchio bene come
cosa.
Il fatto è che (evidentemente) se ne impippano su X11. Poi a me non è
che la
cosa dispiaccia, eh.
-enrico
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