[Python] Re: IDE per Python
Alan Franzoni
alan.franzoni a gmail.com
Mer 28 Mar 2007 22:43:22 CEST
> Neanch'io, e tanto meno OS/X.
>
> E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.
Tu, se non ricordo male, eri un fan dello 'stateless' e per questo
dicevi di non amare il 'command mode' di vim, ed io ero in linea di
massima d'accordo con te.. finché non l'ho provato un po' seriamente!
C'è poco da fare, anche il command mode è utile. Di fatto, capita
raramente di dover tenere premuto più di un tasto contemporaneamente
(al contrario dei ctrl+alt+shift+qualcos'altro di altri editor) e di
fatto, quindi, la mente può mantenersi concentrata su un solo compito
alla volta.
Purtroppo vim ed emacs sembrano (verosimilmente: sono) due editor di
testi ottimi e configurabili, ma nati nel passato come editor in modo
puramente testuale e 'vagamente' adattati agli ambienti grafici come
X.
Voglio dire: in Gvim, devo comunque editarmi il file .vimrc per
salvare le impostazioni, nonostante (alcune) impostazioni siano
disponibili da menù... non c'è modo di salvarle... e in generale mi
pare di avere un widget di contorno con un terminale all'interno (e in
effetti mi pare che i menu di gvim non facciano altro che 'sparare' un
comando al command-mode di vim)
Discorso simile per emacs nelle sue incarnazioni grafiche. E
purtroppo, anche l'occhio vuole la sua parte, specialmente quando deve
stare ore e ore davanti ad uno schermo :-(
Ovviamente non sto incolpando nessuno, sono tutti software liberi e
c'è ben poco da lamentarsi, ma mi pare davvero strano che nonostante
ci siano le basi non si è arrivati a sviluppare un pezzo di software
così centrale come un editor.
Nella mia idea, un editor dovrebbe essere facile da usare fin
dall'inizio, la complessità dovrebbe emergere man mano che si
ricercano funzioni più avanzate... non posso mica mettermi a leggere
un manuale per scrivere quattro caratteri. Ricordo le prime volte
usavo vi non riuscivo neanche a capire come si immetteva il testo
(vabbè, era il 1998 se non sbaglio, quando installai la mia prima
Slackware ). E non mi pare il massimo doversi andare a leggere il
manuale ogni volta che si cerca un comando; ok, è utile che sia
accessibile anche dal command-mode, ma ci dovrebbe essere anche un
menu che permetta di raggiungere le funzioni meno usate.
Vabbè, alla fine di questa riflessione che cosa avrò mai capito? O
devo aspettare che la Apple cambi atteggiamento nei confronti
dell'ambiente (oppure che la mia anima ecologista si diradi) e
pigliarmi un Mac... oppure adeguarmi. Potrei anche tentare di
scrivermi un editor di testo come lo voglio, ma non credo di essere
ancora in grado.
--
Alan Franzoni <alan.franzoni a gmail.com>
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