[Python] nascita siti alternativi su python
Manlio Perillo
manlio_perillo a libero.it
Gio 26 Lug 2007 20:39:21 CEST
var ha scritto:
>> Recentemente sono nati alcuni nuovi siti dedicati a python in Italia.
>> - http://pythonitalia.devil.it/
>> - http://www.python-it.org
>> ...
>
> Salute a tutti,
>
Ciao e grazie per aver partecipato alla discussione.
> sono Antonio Fittipaldi, uno degli *ideatori* di python-it.org
> (pythonitalia, pythonlab e il mio forum precedente sono stati fusi nel
> nuovo progetto e lucchettati). Il motivo che ci ha spinto a creare
> questa piccola e nuova realtà è che riteniamo che oggettivamente
> python.it (sebbene sicuramente nato con i migliori propositi) si sia,
> per motivi a me ignoti, insabbiato. E su #python, quando si chiedeva a
> qualcuno di virare verso realtà maggiormente collaborative (avevo
> proposto l'adozione - o quantomento la considerazione - di Plone) le
> risposte sono state sempre e comunque conservative e assolutamente
> orientate a mantenere lo status quo. Non vi era proprio nessuna voglia
> di dialogare su tale tema.
Come si sarà capito da questo thread, buttarsi a capofitto su una
piattaforma del tutto nuova, è quasi un azzardo.
Tuttavia concordo con te che la situazione attuale non va bene.
Il motivo per cui python.it si è insabbiato è che io non ho nessuna
intenzione di fare tutto da solo, perchè è una fatica non indifferente.
Tutti i membri della comunità devono fare qualcosa.
> Noi siamo *assolutamente* disposti a tutto ciò che consenta una
> maggiore diffusione di Python in Italia: tutto qui. Ben vengano dunque
> collaborazioni, fusioni e quant'altro. Quello che penso, davvero in
> maniera molto modesta, è che nel 2007 ci si possa affidare agli utenti
> per produrre contenuti (con tutti i controlli e i permessi del caso,
> sia chiaro), piuttosto che attendere che pochi siano abilitati a
> modificare manualmente qualche pagina HTML (o che si richieda a
> semplici user di manipolare reStructuredText).
>
Qui credo che sbagli.
Nella struttura attuale si tratta di avere accesso ad un repository
Subversion e modificare delle pagine in XHTML o in reStructuredText.
Un utente che usa Python, *dovrebbe* conoscere questi strumenti.
Infine, riguardo il problema di avere molti utenti che possano
modificare le pagine, non è davvero un problema, anche se sono convinto
che ci debbano comunque essere poche persone che coordinano e
revisionino tutti i contributi.
Non credo che si andranno a produrre dei nuovi documenti ogni giorno, o
che avremo migliaia di utenti da gestire.
> Cordialità.
>
> Antonio Fittipaldi
Saluti Manlio Perillo
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