[PIPython] domanda filosofica
Francesco Benincasa
francesco.benincasa
Lun 10 Gen 2005 16:20:43 CET
Alle 16:01, lunedì 10 gennaio 2005, Chiara Zanutto ha scritto:
> Se avessi saputo un linguaggio tipo Delphi o VB mi avrebbero
> obbligato ad usare qualcosa di simile. Secondo me purtroppo
> difficlmente Python riuscira' a diventare un sostituto dei prodotti di
> cui sopra, e restera' confinato a piccole realta' come quella in cui mi
> trovo.
Beh, non la vedrei in maniera così pessimistica. Innanzitutto un linguaggio
"vero" come python è molto più produttivo di delphi, che sopravvive
esclusivamente perchè molte aziende hanno sprecato in passato tempo
e denaro a sviluppare applicazioni su questa piattaforma ed ora è troppo
costoso cambiare (classico effetto negativo del software proprietario).
Più produttivo vuol dire:
1) facile da imparare
2) più potente
3) più supportato (quantità di librerie immensa)
> Mancano ancora tante cose IMHO, e quello in assoluto di cui si
> sente di piu' la mancanza e' un vero IDE (paragonabile ai prodotti
> commerciali) per win32. Forse python potra' diventare una sorta di
> alternativa a Java lato server, ma non so.
Lato server è già una valida alternativa. Basti pensare a zope, non
popolarissimo al grande pubblico, ma molto utilizzato in ambito
professionale.
Come IDE, se proprio ne serve uno, Eclipse ha anche il plug in per
python, e funziona alla grande. Questo solo per farti un nome, ce ne sono
altri.
> Mi spiace dirlo ma e' ancora presto perche' python
> (salvo rari casi) possa venir considerato una "Skill".
Sicuramente questo è vero, non ha certo l'ufficio markenting della
Sun dietro. Ma sta imponendosi, le sue qualità non stanno passando
inosservate.
Ciao ciao.
--
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