[Pycon] Proposta PyConIT @Prato

Giovanni Porcari giovanni.porcari a gmail.com
Gio 2 Lug 2015 14:04:51 CEST


> Il giorno 02/lug/2015, alle ore 12:54, enrico franchi <enrico.franchi a gmail.com> ha scritto:
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> 2015-07-02 11:10 GMT+01:00 Giovanni Bajo <giovanni a pycon.it>:
> Il risparmio sulla location è interessante per noi, sono diverse migliaia di euro che ci spostano un po' il budget. Francamente avrei preferito che ci dessero la location gratis, perché ci avrei visto di più l'intervento dell'amministrazione; una location che costa meno è "solo" una location che costa meno, non ci vedo la mano divina del re sindaco che interviene.
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> Siccome vedo spesso amministrazioni pubbliche promettere mari e monti e poi non fare assolutamente nulla, io considero che tutti i paventati "supporti del comune" valgano esattamente zero finché come San Tommaso non li vedo realizzati. (E anche se lo fossero, ricordiamoci fin da subito che da un anno all'altro cambia tutto, per cui potrebbero sparire tutti l'anno prossimo.) 
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> Quindi: si può avere la location gratis? San Tommaso ringrazierebbe.
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> Riguardo al lato tecnico, mi sembra di aver contato 3 sale normali e 2 salette training. Questo ci farebbe un po' ridurre l'ampiezza del programma rispetto all'anno scorso (dove abbiamo avuto un picco di 5 sale + training), direi una cosa da considerare soprattutto relativamente al modello delle subcommunity che per sua natura si presta ad una maggiora parallelizzazione. 
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> La connessione Internet sembra una fibra 10/10 probabilmente di Estracom (visto che partecipata pubblica), per cui di base va bene; converrebbe forse chiedere se è possibile fare un upgrade temporaneo a 30/30 durante la conferenza. Inoltre, mi piacerebbe avere una relazione tecnica sul wifi, cioè che copertura wifi c'è, quanti access point ci sono, di quale marca, dove sono posizionati, ecc. E' possibile parlare con il tecnico che si occupa della cosa? Non vorrei downgradare troppo l'esperienza wifi dopo vari anni che le cose vanno discretamente.
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> +1; questa mi fa veramente paura. non mi aspetto facilmente che abbiano wifi tuned per centinaia di nerd che sono costantemente connessi e usano internet.
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> Mi astengo per conflitto d'interesse sulla questione luogo più comodo/scomodo e vicino/lontano da Develer. Ho provato a scrivere qualcosa ma mi è davvero impossibile differenziare in modo oggettivo i vari parametri misurati da Giovanni Bajo come pythonista partecipante, Giovanni Bajo come Python Italia, e Giovanni Bajo come Develer. Sono trino ed uno, temo.
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> Io vedo *oggettivamente* un problema di trasporti. A me (e a molti "esteri") probabilmente non cambia troppo: verosimilmente voliamo a Pisa e immagino che poi ci sara' qualche modo per arrivare a Prato con i bus (se non c'e', dobbiamo tenere conto che la popolazione "fuorisede" sara' in grossi problemi; probabilmente statisticamente non siamo rilevanti al successo della conferenza).
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> Sui lati positivi, vedo verosimilmente anche una riduzione dei costi di alloggio. Firenze e' veramente folle in tal direzione (specie per le tasse di soggiorno che si sommano in modo molto sgradevole). Pero' va anche detto che e' talmente grossa e piena di alberghi che essenzialmente *trovare* un alloggio non e' un problema (e con il room sharing anche i prezzi rientrano in modelli accettabili).
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> Nuovo? Scusate, sono un ingegnere ormai. If ain't broke, don't fix it. Ovvero, per me non e' un buon motivo per cambiare (non che sia un motivo imprescindibile per non cambiare). Ma semplicemente la novelty e' qualcosa di poco interessante dal mio punto di vista. Voglio andare a sentire una conferenza, ad incontrare vecchi amici e conoscere nuova gente. Fintanto che la location funziona (ed e' ben raggiungibile), ci sono intorno posti dove andare la sera a cazzeggiare e accomodation decente... 
> Per quanto mi riguarda, appena avro' finito di costruire la macchina per il teletrasporto, possiamo fare il Pycon in un resort sulla Sila e fine della fiera.
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> Io i grossi vantaggi in favore di Prato che vedo sono tutti di natura economica (ammesso che sia vero). Poi certo, quando siamo stati nel salone dei 500 era bellissimo. Proprio bello. Sono contento di averlo visto (senza turisti fra i coglioni). Pero' non credo che nessun frequentatore avrebbe disertato la conferenza se invece avessimo fatto la cosa in un capannone industriale convertito. Quindi trovo debole anche l'argomento "luoghi inaccessibili" (ammesso che poi ce li diano).
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> Cerchiamo di capire cosa ha valore per i nostri ospiti e usiamo il criterio per decidere. Io credo che per l'ospite medio la riduzione dei prezzi (ammesso che esista) sia certamente interessante. Dobbiamo anche considerare i costi per i trasporti e la convenienza operazionale. Credo che questi sono tutti fattori che ognuno valuta. Per gli altri, dobbiamo capire per chi e' importante (in termini di go/no go e in termini di soddisfazione).
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Totale accordo. Non cambierei una virgola di quello che scrive Enrico.

Aggiungo solo, nei confronti di Develer, che tutto quello che fanno
è assolutamente vitale e se fossero nella posizione di quotare
l’extra di lavoro che avrebbero operando fuori Firenze, probabilmente
anche la convenienza economica non sarebbe poi così alta.
Il fatto che si assorbano loro i maggiori costi e fastidi a mio
avviso significa solo spostare sulle loro spalle questo apparente
risparmio. 

G




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